Campobasso settantunesima e Isernia ottantaquattresima. Ancora una volta il Molise è in una zona decisamente bassa della classifica provinciale della qualità della vita firmata dal quotidiano Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
E’ Trento – tutto un altro mondo – a conquistare la prima posizione per la qualità della vita nel 2019. Eccelle per gli affari e il lavoro, l’ambiente, l’istruzione e la formazione, il tempo libero e il turismo,
In ultima posizione c’è Agrigento.
Le prime dieci province della classifica appartengono tutte al Nord Italia: dopo Trento, ci sono Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e Bolzano, che scende dal primo al decimo posto rispetto al 2018.
Per incontrare le prime province del Sud bisogna scorrere la classifica fino ad arrivare al 69° e al 70° posto, dove compaiono le lucane Potenza e Matera.
Nel Mezzogiorno e nelle Isole, il «buon vivere» è ancora un miraggio: in 35 province su 38 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente.
Al contrario, nel Nordest, in 22 province su 22 la qualità della vita è buona o accettabile, in nessuna scarsa o insufficiente. Nel Nordovest, la qualità è buona o accettabile in 23 su 25 province (solo in due scarsa).
Nell’Italia Centrale si registra una situazione stabile: in 14 su 22 la qualità della vita nel 2019 è accettabile.
Anche in questa indagine emerge chiaro un dato: nelle province di piccole e medie dimensioni si vive meglio che nelle metropoli. Tuttavia, le performance di alcune grandi città nel 2019 migliorano: Roma risale dall’85° al 76° posto; Milano dal 55° al 29°, Torino dal 78° al 49°; Bologna dal 43° al 13°. Napoli resta terz’ultima, seguita solo da Crotone e Agrigento.
