Ha preso il via a Biella lunedì 31 luglio il 39mo Congresso della World Federation of Master Tailor, l’associazione internazionale dei sarti. Un appuntamento che ha visto arrivare nella nostra Penisola oltre 270 sarti in rappresentanza di 34 nazioni.
La scuola italiana della sartoria, bandiera del “made in Italy”, è da sempre considerata come una delle più influenti e ammirate nel mondo, grazie al nostro dna di capacità artigianale, imprenditoriale e di gusto.
Padroni di casa a Biella sono i rappresentanti dell’Accademia Nazionale dei Sartori, il più antico organismo associativo del comparto, oggi presieduta da Gaetano Aloisio. Segretario generale ne è il molisano Sebastiano Di Rienzo, che ne è stato a lungo anche presidente. Proprio Di Rienzo è tra i premiati dell’evento piemontese per il suo contributo fattivo alla federazione mondiale, che ha avuto inizio nell’ormai lontano 1973 quando il maestro sarto di Capracotta ha organizzato il congresso internazionale a Londra.
Il Congresso di Biella conferma il legame tra questo comparto e il Molise, regione da dove sono partiti tanti sarti che hanno avuto successo in particolare a Roma. Un legame nel segno dell’artigianato, che si rinnova con il coinvolgimento di aziende molisane a supporto dell’evento: i principali trofei sono stati realizzati dalla fonderia Marinelli di Agnone, il premio “Forbici d’oro” è stato creato da Rocco Petrunti di Frosolone (si tratta del più importante concorso sartoriale, nato nel 1951 e istituito da Mino Maestrelli per premiare i maestri sarti che per competenza tecnica, sensibilità stilistica e capacità manuali), mentre le bandiere vengono dalla ditta NS Bandiere del capracottese Natalino Sozio, con sede a San Salvo. E a tenere alta la sartoria molisana, in terra piemontese c’è anche Nelly Marika di Venafro.
“Il Congresso sta affrontando molti temi: prima di tutto un confronto tra i sarti provenienti da 34 nazioni diverse sulla loro visione del mondo sartoriale, sul futuro della sartoria e della Federazione mondiale dei maestri sarti – spiega Di Rienzo. “Si parla, in particolare, della diversa interpretazione dell’arte sartoriale, della formazione dei giovani sarti, e della sostenibilità della sartoria, temi centrali per la professione”.
Il concorso nazionale “Forbici d’oro”, dopo aver visto come vincitori alcuni protagonisti della sartoria nazionale e internazionale, si prefigge di continuare ad essere un certificato di eccellenza assoluta nel settore. Il premio ha luogo ogni due anni. Nell’edizione di quest’anno concorreranno giovani sarti e sarte: Ivan Americano, Cira Borrelli, Andrea Di Renzo, Lorenzo Macchiaioli, Milena La Montagna, Luigi Montanaro, Lara Perbellini, Tommaso Trespidi, An Seungjin. Tra loro ci sarà il vincitore 2023.
Partners del 39mo Congresso della World Federation of Master Tailors sono alcune delle più importanti aziende tessili italiani e non solo: Lanificio F.lli Cerruti 1881, Drago, Piacenza, Reda, Vitale Barberis Canonico, Zegna; ma anche Stylbiella, Albini, l’associazione di settore Ideabiella, Confartigianato, Cna e l’Unione Industriale Biellese.
Tra le nazioni partecipanti: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Colombia, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Italia, Korea, Malesia, Mauritius, Messico, Monaco, Netherlands, Pakistan, Peru, Romania, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Tailandia, Taiwan, Ucraina, United Arab Emirates, United Kingdom, Usa. L’Italia è il solo Paese che ha avuto l’onore di organizzare due congressi consecutivi della World Federation of Master Tailors nei suoi oltre 100 anni di storia. In totale, con Biella saranno 8 i congressi “italiani”.