Una poesia di Antonio Crecchia per la Festa della Donna

Otto marzo. Festa della Donna

Apro la finestra.

Lo splendore del mattino

mi abbaglia il viso

con la fiaccola del suo sorriso.

Il gaudio del giorno

ha il giallo sorriso

della mimosa fiorita

in un angolo solitario

di Rio Vivo,

a ridosso di vecchie canne

che le cantano una flebile melodia.

La soavità del vento

in quest’ora di letizia

irraggiata da luce ristoratrice,

un pensiero augurale

fa sorgere nel cuore rinato

al canto dell’usignolo

che nella notte mite

è tornato a questi lidi;

un pensiero e un omaggio

floreale rivolti alle Donne

nella Festa dell’otto marzo,

che le innalza al sublime

per le loro grazie, virtù

trasparenza d’affetti

e comunanza col divino.

Riverberi di luce aurorale

effluviano dignità astrale,

portano nell’animo gentile

l’amena fragranza primaverile.

Antonio Crecchia

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