Buona festa delle Palme con una poesia di Antonio Crecchia

Festa delle Palme

Gemme teneramente abbozzate,
pronte ad esplodere in foglie e fiori
al trepido passaggio di stagione
rorida di benefici umori, pare
che intonino un’afona canzone
al ritmo d’un vento raro e sornione,
tra rami spogli, carichi
di novelle emozioni, frementi
di vita che si rinnova e dona
alla Natura lampante fulgore.

L’anima si libera d’ogni pena
e vaga  con ali di rondine
che già purezze di cieli percorre
e gioisce alla festa del sole
con stridii alti e ripetuti
con la gaiezza dei riti amati
da uccelli e bambini, stordenti
di lieti accenti e vivida fantasia.

Ha un guizzo d’estasi, improvviso,
il mio silenzio meditativo
al pungolo d’aurorale poesia.
Rinasco come germoglio d’ulivo
nel vivo della Festa delle Palme
e porgo un augurio di tregua
e di pace laddove armi letali
e malefiche invenzioni disumane
seminano morte e sofferenze
tra  genti  vessate e incolpevoli,
esposte alle efferatezze della guerra,
alle stolte ragioni dei baroni della Terra.

                           Antonio Crecchia

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