Fred Bongusto, l’omaggio in un libro di Giuseppe Tabasso

Una delle icone meno “sbiadite” del Molise, cioè autentiche per nascita, legame e attitudini personali, è certamente Fred Bongusto. A un anno dalla sua scomparsa (Roma, 8 novembre 2019), la città di Campobasso, che gli diede i natali (6 aprile 1935) e ne conserva orgogliosamente la memoria, ha voluto che la figura di un artista amato da tutto il Paese fosse ricordata anche in un libro.

La scelta di scriverlo non poteva che cadere sul giornalista Giuseppe Tabasso, campobassano di nascita, amico di lunga data di Bongusto e figlio di un musicista, Lino Tabasso, che fu punto di riferimento giovanile di Fred. Giuseppe Tabasso è una delle migliori “penne” molisane in circolazione.

Bongusto resta un’icona degli anni Sessanta e Tabasso ha ricostruito perfettamente quel periodo fecondo di imprenditoria, cultura e speranze. Ricorda del cantante molisano il suo stile inconfondibile, il legame con la sua Campobasso, ma anche la conferma dell’antico detto “Nemo profeta in patria”. Tantissimi gli aneddoti inediti e curiosi. Un capitolo è dedicato al rapporto di Fred con la politica.

Infine l’addio: Tabasso ha partecipato ai funerali a piazza del Popolo a Roma.

Torneremo su questo volume realizzato con il patrocinio del Comune di Campobasso e grazie alla collaborazione di Levigas, Camardo, Casa di Cura “Villa Maria”, UnipolSai Assicurazioni, Arlem Design, Auto è, Banca Mediolanum, con la direzione editoriale di Antonio Ruggieri e il progetto grafico di Antonio Longo e Tiziano Carozza (copertina).

Per ora l’importante è sapere che il Molise, grazie a questo gruppo di promotori e sostenitori, non dimentica uno dei suoi figli più illustri e apprezzati dal grande pubblico.

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