Giampiero Pinzi, “profumi” di vertice

L’ex calciatore Giampiero Pinzi, è nato a Roma l’11 marzo 1981, quartiere Centocelle, da madre di Sant’Elena Sannita (Isernia).
E’ alto un metro e 77 centimetri e pesa 72 chili.
Ha giocato nel ruolo di centrocampista.
E’ cresciuto nell’Almas Roma, storico club dell’Appio Latino (nato nel 1944, con sede in via Lusitania fino al 1965, quindi in via Demetriade 78) che ha sfornato giocatori del calibro di Vincenzo D’Amico, Giancarlo Gladiolo, Giuseppe Giannini, Giancarlo Oddi e Roberto Scarnecchia.
E’ passato poi alla Lazio dove, nel 1998 è entrato nel giro della prima squadra.
Con i biancocelesti ha esordito il 2 novembre 1999.
Un inizio vincente: allo Stadio Dinamo ha partecipato alla vittoriosa trasferta di Champions League Dinamo Kiev-Lazio 0-1.
Nella stessa stagione ha vinto lo scudetto, senza però disputare alcuna partita, e la Coppa Italia (tre presenze).
E’ quindi approdato in squadra nel periodo d’oro del club biancazzurro, con Eriksson, dal 1998 al 2000, quello che ha portato un secondo posto e lo scudetto. Pur non disputando, in questo periodo, partite ufficiali in serie A, comunque ha partecipato alla Champions League. Anzi, proprio nella Coppa dei campioni ha avuto addirittura il battesimo della maglia. Però, giovanissimo, comunque ha accarezzato il sogno della serie A. Il tecnico svedese lo ha convocato per ben quattro volte: Pinzi è infatti in panchina contro il Vicenza (25 ottobre 1998), a Salerno (1 novembre 1998), a Venezia (15 novembre 1998) e contro la Sampdoria (13 ottobre 1998). In più ha assistito ai quarti di finale di Coppa Italia a Roma contro l’Inter (3 dicembre 1998).
Eriksson per lui ha rifiutato persino il prestito al Brescia per osservare da vicino i progressi del giovanissimo calciatore.
Centrocampista di grande sostanza, dotato di un gran tiro da fuori area, è stato di fatto uno dei più grandi talenti del settore giovanile della Lazio. Per anni ha fatto persino il raccattapalle.
Ricorda Pinzi. “Il giocatore che, per caratteristiche, ho sempre cercato di imitare è Almeyda ma l’idolo incontrastato è stato Paul Gascoigne”.
Nel 2000 è stato acquistato in compartecipazione dall’Udinese nell’ambito dell’affare Giannichedda-Fiore. Con l’Udinese trova maggiori spazi.
Gioca, quindi, ad Udine nel campionato 2000-2001, esordendo in serie A il 12 novembre 2000 in un Parma-Udinese finito due a zero per gli emiliani. Ha registrato dieci presenze in serie A.
Nel campionato seguente, sempre con l’Udinese, ha registrato 28 presenze e segnato due gol (nella quattordicesima giornata, Udinese-Verona 2 a 1 (al 41° del secondo tempo) e alla ventiquattresima giornata, Inter-Udinese 3 a 2 (al 43° del secondo tempo).
Nel 2002-2003 le presenze sono state 29, con tre gol. Nella stagione 2003-2004 ha registrato 27 presenze con due gol.
Ha giocato con gente come Roberto Muzzi o Giuliano Giannichedda. “Giocare vicino a Giuliano è stato facile ed un grande onore – spiega Pinzi. “E’ un ragazzo d’oro e mi ha aiutato tantissimo”.
Nel 2006/2007 è diventato capitano dell’Udinese.
Nella stagione 2007-2008 ha collezionato poche presenze per colpa di alcuni infortuni.
Il 21 agosto 2008 è passato al Chievo Verona in prestito con diritto di riscatto della metà.
Il 17 luglio 2009 è stato riconfermato il prestito al Chievo Verona.
Dopo due anni nella squadra di Verona è tornato all’Udinese.
Nella stagione 2010/2011 ha composto con Inler e Asamoah il trio di centrocampo.
Ha segnato il suo primo gol nella seconda esperienza friulana il 1º maggio 2011 in Fiorentina-Udinese della 35ª giornata con una semirovesciata (5-2 il punteggio finale per i viola).
Il mediano romano ha realizzato due reti nel campionato seguente, entrambe in occasione di un pareggio per 2-2: contro la “sua” ex Lazio all’Olimpico alla 16ª giornata e contro il Napoli al Friuli alla 28ª.
Nella stagione 2012-2013 ha segnato contro il Napoli, nella sconfitta per 2-1 dell’Udinese al San Paolo; ha realizzato inoltre due reti a San Siro, prima contro il Milan per il momentaneo pareggio (1-2), poi all’ultima giornata a 45 secondi dal fischio d’avvio, ponendo le basi per la larga vittoria friulana contro l’Inter (5-2).
Il 31 agosto 2015 è stato acquistato dal Chievo.
L’anno dopo finisce in serie B con il Brescia. In tutto gioca 31 partite segnando un gol.
Nel settembre 2017 è la volta del Padova in serie C, con cui al termine della stagione conquista la promozione in B. L’8 gennaio 2019, dopo 35 presenze totali, ha rescisso il contratto e ha abbandonato il calcio giocato.
Nel maggio del 2019 è diventato vice di Igor Tudor, nominato allenatore dell’Udinese.
Ha fatto parte della Nazionale Under 21 in occasione della vittoria dell’Europeo 2004 di categoria segnando un gol al Portogallo in semifinale. Alle Olimpiadi dello stesso anno ha contribuito alla medaglia di bronzo degli “Azzurrini” con un gol alla partita d’esordio contro i pari età del Ghana.
Ha esordito nella nazionale maggiore, il 30 marzo 2005 nell’amichevole di Padova contro l’Islanda.

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