Il fior di latte è “tipo Norcia”, ma è molisano

Perché non scrivere sulla confezione che il fior di latte è molisano, indicazione che potrebbe rappresentare un valore aggiunto, ma anche una promozione per il Molise? Perché, viceversa, scrivere in grande sulla confezione che è “tipo Norcia”, mentre è prodotto e confezionato a Carpinone, in provincia di Isernia?

Vallo a capire il marketing. Un comune fior di latte diventa “lavorazione tipo Norcia”, che sicuramente sarà una tipologia di lavorazione (non possiamo certo conoscere tutto dell’arte casearia), ma resta un mistero perché su una confezione mettere in risalto il nome “Norcia” e non “Molise”. In effetti, acquistandolo, qualcuno potrebbe pensare che si tratta di un prodotto umbro e non molisano, dal momento che sulla confezione la scritta con i caratteri più grandi è proprio “Norcia”.

Murri, l’azienda che lo distribuisce, è romana. Probabilmente, quindi, spingendo un prodotto “tipo Norcia” se lo fa fare in provincia di Isernia. Resta, comunque, la discrasia tra una produzione molisana e un marchio che richiama l’Umbria.

Peccato, poi, perché il latticino è gustoso e per il Molise resta l’ennesimo mistero: le aziende di un territorio già poco conosciuto perché non si battono per mettere in risalto la provenienza molisana, che in genere è indice di genuinità?

Mistero dei misteri…

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