Il messaggio di Italia Nostra Molise per la Giornata nazionale del Paesaggio

L’avvocato Gianluigi Ciamarra

La Costituzione Italiana nei suoi primi 12 articoli esprime i principi fondamentali su cui poggia la vita dello Stato; tra questi l’art. 9 che, al secondo comma così recita: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Il paesaggio, valore primario ed assoluto nella nostra Costituzione, è al centro dell’attenzione di Italia Nostra: è la grande ricchezza d’Italia, la fonte della sua identità e della cultura nazionale.

In un momento storico in cui tali valori sembrano passare in secondo ordine, è importante adoperarsi affinché venga messa in atto una corretta pianificazione paesaggistica – non ancora attuata dalla maggior parte delle regioni, tra cui il Molise -, in attuazione di quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

La recente modifica dell’art. 9 della Costituzione, con inclusione del terzo comma (Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, ancha nell’interesse delle future generazioni), in parte indebolisce l’assolutezza e primarietà costituzionale del paesaggio, in quanto, anche se la tutela ambientale può apparentemente raffigurarsi come un rafforzamento di quella paesaggistica, in questo caso “paesaggio” e “ambiente” differiscono e contrastano tra loro, oggi più che mai in conseguenza del cambiamento climatico che la UE si è prefissa di combattere per mezzo di una utopica e difficile a realizzarsi “transizione ecologica”.

L’ambiente aveva già una protezione negli artt. 41 e 117 secondo comma, lettera s) della Costituzione stessa ed averlo oggi collocato sullo stesso piano del paesaggio, restringendo l’importanza e la tutela di quest’ultimo, facendo regredire il suo rilievo primario e assoluto in tutte quelle circostanze in cui si interviene in nome dell’inquinamento e della decarbonizzazione, equivale a depotenziarlo. Avviene, quindi, che per tutelare l’ambiente, spesso si distrugge il paesaggio.

Rosario Assunto (Caltanissetta, 28 marzo 1915 – Roma, 24 gennaio 1994), filosofo italiano e teorico dell’arte ed esteta del paesaggio, così conclude un suo scritto “Territorio, Ambiente e Paesaggio”: “L’ambiente concreto, l’ambiente che viviamo e di cui viviamo vivendo in esso, è sempre ambiente come forma di un territorio, paesaggio. Non sarà dunque azzardato supporre che come il concetto di “ambiente” include in se quello di “territorio”, così il concetto di “paesaggio” include in sé quello di “ambiente”, sicché la realtà che dobbiamo studiare e su cui, se è necessario, dobbiamo intervenire, è sempre il “paesaggio” e non “l’ambiente”, e meno che mai il “territorio”.

Il pensiero di Rosario Assunto si identifica anche con un principio enunciato dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria (“mediante la tutela del paesaggio e l’imposizione dei vincoli paesistici si salvaguarda
l’ambiente”) ed in recenti sentenze della Corte costituzionale.

La tutela, comunque, comporta delle azioni concrete, non sono solo parole scritte e d’altra parte il terzo comma dell’art. 9 afferma l’importanza di tali azioni nell’interesse delle generazioni future; cioè dobbiamo tutelare e conservare l’ambiente, il paesaggio ed i Beni culturali in generale per poterli tramandare alle generazioni future.

Basterebbe, però, una riflessione per capire le criticità della situazione attuale: il suolo libero, lo spazio aperto è ormai un bene che sta diventando raro, ma è un bene comune che va difeso a tutti i costi. Si tratta della nostra sopravvivenza, si tratta della nostra “impronta ecologica”, ovvero lo spazio necessario ad ogni essere umano per vivere. Per gli italiani essa è stata calcolata in 4,2 ettari a testa, ma oggi a causa del nostro insostenibile comportamento, ce ne resta solo un ettaro e mezzo a testa.

Pertanto, alla salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e dei Beni culturali in generale devono concorrere tutti i cittadini aumentando la consapevolezza del potenziale economico del Paesaggio e di tutto il
Patrimonio culturale.

Solo rafforzando il senso di appartenenza e prendendo coscienza dei significati e dei valori che tali Beni rappresentano per ciascuno di noi, si possono attuare azioni volte alla protezione e gestione responsabile di essi, secondo i principi di sostenibilità, efficienza e coesione sociale (come suggerisce la Convenzione di Faro).

Siamo convinti che la condivisione e la co-progettazione siano strumenti indispensabili per promuovere senso di appartenenza e comportamenti sostenibili.

(avvocato Gianluigi Ciamarra, presidente di Italia Nostra Campobasso)

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