Un parco eolico enorme, a 25 chilometri dalla costa molisana. Una società ha presentato l’istanza di rilascio della concessione demaniale alla Capitaneria di Porto di Termoli proprio per realizzare il più grande impianto eolico offshore del mondo. Il progetto comprende 120 torri su piattaforme galleggianti, di una potenza elettrica di 1.800 megawatt per alimentare un impianto per la produzione di idrogeno.
La novità, come sempre succede in questi casi, sta animando un infuocato dibattito tra favorevoli e contrari.
Tra i favorevoli c’è anche qualche associazione ambientalista, come Legambiente, che in un comunicato, spiega: “Auspichiamo una discussione matura, non come avvenuto in passato. L’eolico offshore con il suo potenziale installabile rappresenta non solo un’opportunità di innovazione e sviluppo per l’Italia, ma anche un contributo fondamentale alla lotta contro l’emergenza climatica e un presidio di biodiversità. I parchi eolici a mare, infatti, possono diventare luoghi di ripopolamento per le specie marine. Nessun impianto è perfetto, ma insieme, attraverso processi pubblici di partecipazione e ascolto con i territori, è possibile trovare la strada per raggiungere gli obiettivi climatici ma anche per offrire opportunità di di innovazione e sviluppo sostenibile”. A favore anche il Wwf. Contro Italia Nostra.
Contraria la Rete della sinistra di Termoli. “Diciamo no a un progetto mostruoso del quale non si conoscono i dettagli tecnici, né chi andrebbe a realizzarlo. Il nostro no è a questo progetto, non all’eolico in mare tout court”. In particolare si espongono dubbi perché la società promotrice sarebbe nata solo a settembre e “con un capitale sociale di 2.500 euro”.
Contraria anche da Molise Domani: “Lo sfruttamento delle aree marine non può essere un affare privato”.
Anche se l’eolico spesso ha “rovinato” paesaggi, specie nel Mezzogiorno, o in alcuni casi è stato gestito dalla criminalità organizzata, tuttavia l’installazione in mare, a 25 chilometri dalla costa, potrebbe risultare la soluzione ideale per chi è legittimamente dubbioso.