L’altra transumanza, quella in Veneto

È tempo per le mandrie di fare ritorno a casa dopo tre mesi negli alpeggi di alta quota: feste e manifestazioni celebrano la fine di un lavoro significativo a salvaguardia del territorio e della vita degli allevatori. È quanto avviene, domenica 24 settembre, alla Festa della Transumanza di Bressanvido in provincia di Vicenza, dove, nell’ambito di un evento più corale “Transumando: vieni, scopri e gusta”, nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco di Bressanvido e Latterie Vicentine, si festeggia il rientro nelle stalle della Transumanza verticale più lunga d’Italia, giunta, quest’anno, alla sua 25^ edizione. L’arrivo di 600 capi di bestiame, dopo un percorso di circa 80 chilometri e 3 giorni di cammino si tramuta in un momento di aggregazione che coinvolge tutta la comunità e che ogni anno richiama nel Comune di Bressanvido oltre 20.000 persone. In programma anche il taglio della forma di formaggio Asiago DOP più grande d’Italia, risultato del lavoro di ben 11 casari e dell’utilizzo di 11.000 litri di latte delle malghe di montagna dell’Altopiano dei Sette Comuni.

La Festa della Transumanza di Bressanvido è un esempio di come questa antica usanza contadina assuma oggi un carattere di spettacolarità, attirando a sé anche un turismo gastronomico. Secondo la cooperazione lattiero casearia, oltre a essere un’occasione di promozione del territorio, è un’opportunità per preservare le aree montane e valorizzare le produzioni che risultano essere sempre più in sofferenza.

“Il sistema cooperativo è da sempre garante delle produzioni lattiero casearie montane che, come già emerso lo scorso anno durante il primo Summit sulla zootecnia di montagna, stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà. Le piccole realtà produttive, seppur sussistono grazie al modello cooperativo, continuano a essere alle prese con gli aumenti dei costi di produzione, con la riduzione del numero di animali allevati e con la conseguente chiusura delle stalle – spiega Giovanni Guarneri, Coordinatore del settore lattiero caseario di Alleanza delle Cooperative. – Ecco perché, in questo scenario instabile e che ha poco di promettente, crediamo che la transumanza, anche con le sue sagre fatte di degustazioni, laboratori didattici, showcooking possa rappresentare un volano per l’economia agroalimentare, avvicinando e sensibilizzando sempre più persone alle tradizioni casearie e alle eccellenze locali. Nella stessa direzione si muove il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promosso dal Settore Lattiero Caseario dell’Alleanza delle Cooperative, realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea, volto a favorire un maggior grado di consapevolezza nei confronti del latte e dei suoi derivati e a favorirne una ripresa dei consumi”.

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