ROMA – Dopo le disposizioni dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, che disponeva il ritiro dal mercato dei farmaci “Eminocs” e “Bupiforan” i Carabinieri dei Nas si sono presentati nei depositi farmaceutici e nelle farmacie di tutta Italia per verificare l’avvenuto ritiro dal mercato di alcuni lotti dei medicinali “Eminocs” 50 mg/ml soluzione orale in flacone da 100 ml, lotti n. 0136B, scad. 12/2013 e n. 08/04/10, scad. 04/2013, AIC 038049045 della ditta Alfa Wassermann SpA e di alcuni lotti di “Bupiforan” 10 mg/ml iperbarica 10 fiale 2 ml; Bupiforan 7,5 mg/ml iperbarica 10 fiale 3 ml; Bupiforan 5 mg/ml iperbarica 10 fiale 4 ml; Bupiforan 2,5 mg/ml 10 fiale 10 ml; Bupiforan 5 mg/ml 5 10 fiale 10 ml, della ditta Baxter SpA.
Il ritiro del Bupiforan è stato disposto a seguito della segnalazione della ditta, concernente reclami relativi a mancanza di efficacia provenienti dal mercato greco e italiano.
“Eminocs” è indicato per il trattamento di breve durata dei seguenti disturbi acuti: infiammazioni dolorose in seguito a traumi, es. distorsioni; infiammazione e dolore post-operatori, es. dopo interventi chirurgici dentali od ortopedici; dismenorrea primaria.
“Bupiforan” può essere utilizzato in ogni tipo di anestesia periferica:infiltrazione locale;loco regionale;blocco simpatico;blocco endovenoso retrogrado e blocco endoarterioso (limitatamente alla forma senza Adrenalina);peridurale;sacrale;spinale sottoaracnoidea; tronculare; “Bupiforan” è quindi indicata in tutti gli interventi della chirurgia generale, ortopedica, oculistica, otorinolaringoiatrica, stomatologica, ostetrico-ginecologica, dermatologica, sia impiegata da sola che associata a narcosi.
Tali decisioni, sottolinea Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, sono dovute a seguito delle analisi condotte nell’ambito del programma annuale di controllo della composizione dei medicinali per l’anno 2011, visto il parere non favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità e in attesa dell’esito di ulteriori indagini e dell’aggiornamento del dossier registrativo da parte delle società farmaceutiche. L’Aifa ha anche raccomandato di non utilizzare i farmaci in attesa del ritiro definitivo.
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