ROMA – “Una sentenza storica e di grande civiltà, che ci auguriamo possa aprire la strada ad un cambio di rotta non solo a Roma, ma in tutto il Paese”.
Così il responsabile dell’Ufficio Politiche della Disabilità dell’Ugl e responsabile “Ufficio H” di “Forche Caudine”, il molisano Giovanni Scacciavillani, commenta la decisione del Tribunale civile di Roma che in primo grado ha condannato il Campidoglio per condotta discriminatoria nei confronti di un disabile costretto su sedia a rotelle che aveva fatto causa due anni fa perché non riusciva a prendere i mezzi pubblici.
Per il sindacalista, “l’Italia ha ancora tanta strada da percorrere per garantire alle persone diversamente abili la piena accessibilità ai mezzi di trasporto”.
“Le difficoltà nel prendere un autobus, a Roma come in molte altre città italiane, sono molto simili a quelle che devono essere affrontate per salire su un treno AV, e questo è solo uno dei numerosi esempi – prosegue – delle barriere architettoniche che, anche se spesso invisibili alla gran parte dei rappresentanti istituzionali e della società civile, rendono difficile, se non addirittura impossibile, la piena indipendenza e autonomia”. <
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