Ismea: prezzi agricoli ad aprile fermi al -3,3%



ROMA – L’indice dei prezzi all’origine dei prodotti agricoli è sceso ad aprile a 128,8 (base 2000=100), registrando un calo del 3,3% sul mese precedente. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ismea.
Si tratta – spiega l’ Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – della seconda flessione mensile da inizio anno, dopo quella di febbraio. Un andamento determinato unicamente da una caduta dei prezzi delle coltivazioni vegetali, che in media hanno ceduto il 7,9%, mentre i prodotti zootecnici hanno confermato l’andamento positivo di marzo, chiudendo con un più 0,8%.
In netta controtendenza, rispetto alla dinamica mensile delle coltivazioni, risultano gli oli di oliva (+14,4% su marzo 2011) e, seppure in misura minore, i tabacchi (+2,3%). Per i cereali l’incremento medio dei listini del 2% su base mensile riflette i rincari di mais (+5,3%), orzo (+10,4%) e frumento tenero (+0,8%), in parte compensati dalle flessioni registrate dal grano duro (-3,6%) e dal risone (-2,2%). Per i vini (+0,4%) è proseguito il trend al rialzo dei prezzi che ha caratterizzato, con gradualità, gli ultimi dodici mesi.<br>Passando al confronto su base annua, si conferma il forte divario positivo dei prezzi rispetto ad aprile del 2010: del 19,6% nella media generale, con punte del +25,4% per le coltivazioni (+13,3% per il comparto zootecnico). Più in dettaglio, una dinamica tendenziale particolarmente sostenuta si evince per cereali (+71% su aprile 2010), tabacchi (+59,4%), oli di oliva (+30,3%), frutta (+24,3%) e vini (+21%). Tra i prodotti zootecnici i maggiori rincari, su base annua, si rilevano invece per latte e derivati (+17,9%) e avicoli (+15,6%), con quotazioni comunque più sostenute, rispetto ad aprile 2010, anche per i suini (+11,9%) e il bestiame bovino (+8,7%).

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