Appello da una molisana: serve sangue a Roma



ROMA – La nostra Simona D’Aulerio, cosciente del grande cuore dei molisani (e non solo), ci segnala un’amica che ha bisogno di sangue. Chi vuole donare il suo sangue, può rivolgersi all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, piazzale dell’Umanesimo n° 10 (Centro di Riferimento Regionale per la talassemia).
Ogni donatore può recarsi – senza prenotazione – presso il centro trasfusionale dell’ospedale Sant’Eugenio, tutti i giorni dalle 7,30 alle 11,30 a digiuno (massimo un caffè o un succo di frutta) e senza aver fumato, specificando di voler donare il sangue per “Fabiola Pala – Talassemia”.
Al donatore viene rilasciato un certificato che da diritto alla normale retribuzione per il giorno della donazione.
Ad ogni donazione si viene sottoposti ad accurati esami di laboratorio i cui referti verranno spediti direttamente al domicilio del donatore.
La donazione di sangue può essere effettuata ogni 3 mesi per gli uomini ed ogni 6 mesi per le donne.
Cos’è la Talassemia?
E’ una particolare forma di anemia, detta anche anemia mediterranea (perché particolarmente diffusa sulle coste del Mar Mediterraneo) o morbo di Cooley (dal nome del medico che per primo nel 1926 identificò la malattia). Nei soggetti che sono affetti si ha una insufficiente produzione di globuli rossi, che sono per giunta di grandezza minore del normale (da qui il nome, anch’esso usato, di microcitemia, che significa piccole cellule) con scarsa emoglobina e quindi minor trasporto di ossigeno ai tessuti, con conseguente ridotta attività degli organi e scarso accrescimento del corpo.
Come si cura? L’unica terapia per i talassemici consiste in periodiche trasfusioni di sangue, all’incirca una ogni 20-25 giorni. Una tale periodicità può assicurare al soggetto una vita quasi normale.Il quantitativo da trasfondere dipende dal peso corporeo del soggetto; può essere di uno, due, tre o anche quattro sacche, la media è di due sacche. Occorre sangue altamente tipizzato nei suoi numeri sottoposti: si deve per questo conoscere il fenotipo del donatore, il che è assicurato soltanto da donatori periodici, sempre sotto controllo medico tramite la loro cartella sanitaria, aggiornata ogni tre mesi dopo la donazione.

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