Un “trenino” dai cuscini rossi
PESCOLANCIANO (ISERNIA) – Si è svolta lo scorso 7 marzo, anche nel Molise, la Terza Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate che si propone tra l’altro di promuovere la conoscenza del patrimonio storico delle ferrovie italiane e di stimolare il recupero delle ferrovie definitivamente abbandonate.
La manifestazione “Sulle tracce della sede ferroviariaria Agnone-Pescolanciano” – organizzata dalle associazioni LeRotaie-Molise ed Italia Nostra Onlus in collaborazione con l’associazione Molise d’Autore di Campobasso e il gruppo Montanari del Molise – si è svolta con una passeggiata nella natura alla riscoperta della scomparsa linea ferroviaria che univa i comuni di Agnone, Pietrabbondante e Pescolanciano.
L’antica linea ferroviaria, che si presentava con un percorso ben inserito nel paesaggio di cui ne rimangono solo tracce e alcuni caselli a margine della viabilità, non deve essere dimenticata, ma conservata come documento storico e come potenziale mezzo di sviluppo per l’Altissimo Molise. Obiettivo della manifestazione è “ritrovare” il percorso della linea ferroviaria, a trazione elettrica ed a scartamento ridotto, lunga 38 chilometri e con tre ore di viaggio, che univa Agnone, centro particolarmente attivo nel commercio e nell’artigianato, a Pescolanciano attraversando il territorio dell’Alto Molise e raggiungendo quote anche superiori a 1000 m slm. Realizzata come collegamento con la ferrovia Isernia – Sulmona, che non aveva interessato tali territori, contribuì per vari decenni a sviluppare l’economia delle popolazioni locali e rimase in funzione sino al settembre del 1943, quando fu distrutta dagli eventi bellici. Il 17 agosto 1915, giorno dell’inaugurazione, si poteva leggere che la Bianca Colomba, così definita per il colore delle carrozze, “attraversa luoghi meravigliosi, di cui non conoscevamo le bellezze, o che ci sembrano ora più belli avendo ora l’agio di ammirarli”.<
Il bosco è quello degli abeti bianchi di Collemeluccio, percorso a piedi lungo la strada provinciale, accompagnati del sindaco di Pietrabbondante, Giovanni Tesone, e dall’assessore al Turismo del comune di Agnone, Armando Liquadri, intenzionati a ripetere la manifestazione.
Arrivati ad Agnone i partecipanti sono stati ricevuti nella sala consiliare per un incontro sulle prospettive di utilizzazione del tracciato illustrate dall’architetto Claudio Di Cerbo, mentre Fabrizio Minichetti, autore di un volume nel quale non mancano certamente dati e notizie, ha illustrato le caratteristiche della storica linea.
Durante il percorso, brevi soste per apporre tabelle: nei pressi della allora stazione Trivento-Bagnoli, al casello Rocca Tamburri, nel luogo della stazione Capracotta-Vastogirardi, recentemente demolita, e nei pressi della Centrale Termica.
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