ROMA – E’ Beppe Grillo, neo 60enne, l’italiano più conosciuto del web. Parola della prestigiosa rivista americana Forbies che ha stilato una classifica ad hoc tra le star della Rete. Per il comico genovese, però, la soddisfazione è doppia: non solo primo e unico tra gli italiani ma anche settimo a livello mondiale.
“Il suo nome è sconosciuto a molti americani, ma Beppe Grillo è molto conosciuto in Italia – spiega Forbes. “Anche se ha studiato da ragioniere, la sua fama è legata alla comicità e alla televisione. Il suo materiale altamente politico ha toccato le corde dell’audience e Grillo è divenuto una forza nella politica italiana. Nel 2005 ha iniziato a condividere i suoi pensieri politici su un blog, ora disponibile in italiano, inglese e giapponese, che è uno dei più letti e questo lo rende una vera web-celebrità”. <
La classifica delle 25 stelle dell’online, stilata dalla rivista americana e giunta alla terza edizione, è guidata per il secondo anno consecutivo dallo spietato Perez Hilton (nome d’arte ispirato dal suo soggetto preferito, Paris Hilton), alias Mario Lavandeira, una sorta di Roberto D’Agostino americano, celebre per aver inventato Perezhilton.com, blog di riferimento per gli appassionati di gossip. Tra l’altro è celebre per i “ritocchi” alle immagini dei divi con didascalie e commenti divertenti.
Al secondo posto troviamo il potente Michael Arrington, 38 anni, fondatore ed editore del blog Tecnocrunch.com, specializzato in analisi dei servizi delle rete, dai cui giudizi dipende il futuro di molte realtà web. Tanto da essere stato persino minacciato di morte.
Terza posizione per Kevin Rose, 31 anni, che ha fondato nel 2004 Digg.com, social network e aggregatore di notizie che consente di scegliere e votare storie e articoli preferiti apparsi sul web.
A seguire molte realtà tecniche americane, blogger che si occupano per lo più di innovazione tecnologica.
Nello stilare la propria classifica, Forbes ha prima redatto un elenco di 250 “papabili”, poi scremati tenendo conto di una serie di indicatori tra cui i risultati di Google, la graduatoria del sito sul sistema di rilevazione Alexa.com, il rank del blog sull’aggregatore Technorati, le citazioni di stampa e tv tratte da Factiva.com e infine il numero di “followers” su Twitter. Sono stati esclusi personaggi la cui celebrità è precedente all’approdo su internet ma anche nomi la cui fama oggi “travalica” il web: è il caso del fondatore di Facebook, Marc Zuckengerb.
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