L’anno scorso la baggianata di Ferragosto della Lega riguardò le gabbie salariali. Quest’anno registriamo un’offerta più variegata. Senza considerare il tormentone dell’appartamento a Montecarlo, abbiamo già le vanterie della lotta alla mafia di Maroni (quello assiso al Ministero che nega la protezione a Spatuzza) e la minaccia dei milioni in piazza se Berlusconi fosse costretto a dimettersi ed essere sostituito da un altro. Il disco rotto delle manifestazioni oceaniche, dei bergamaschi coi fucili o della secessione è talmente patetico che lo prende sul serio solo Bersani con il suo entourage. Infatti i governi si fanno in Parlamento indipendentemente dal numero di manifestanti, altrimenti il Presidente del Consiglio sarebbe Vasco Rossi o magari Bono. Dove si annidino poi questi milioni di facinorosi lo capisce probabilmente solo il Trota, cui gli insegnanti, prontamente inviati dalla Gelmnini, hanno insegnato che gli zeri non contano. Quindi non ha colpa se confonde i milioni con le decine.<
(Fabio Sacciavillani)
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