Roma, Cristicchi canta Battiato

Un omaggio a Franco Battiato, uno dei più geniali artisti italiani di tutti I tempi, mistico e sensuale, profondo e leggero, classico e innovatore. “Torneremo ancora”, prendendo a prestito l’ultimo commovente brano del cantautore siciliano, è il titolo del concerto di Simone Cristicchi e Amara, ispirato al ricco e variegato repertorio del grande Maestro. I due artisti, per la prima volta insieme sul palco, si rendono interpreti dei messaggi spirituali che hanno reso immortale l’opera di Battiato.

Il tour toccherà Roma il 5 luglio presso la Casa del Jazz, nell’ambito della storica rassegna “I Concerti nel Parco”.

Sul palco, accompagneranno i due artisti, il Maestro Valter Sivilotti al piano e i solisti della Accademia Naonis di Pordenone (Lucia Clonfero, Igor Dario, Alan Dario, U.T. Gandhi, Franca Drioli). Alterneranno l’esecuzione dei pezzi alcune letture tratte dai maestri che hanno influenzato il pensiero di Battiato: Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini.

Oltre a La Cura, il brano più celebre di Battiato, il concerto prevede, tra l’altro, la struggente L’ombra della Luce e la splendida E ti vengo a cercare.

“È la libertà che ho sempre ammirato in Battiato – rivela Simone Cristicchi. “Gli devo molto, devo molto alla sua infinita grazia, al suo modo di concepire l’arte come ‘missione’ per aiutare la crescita e l’evoluzione spirituale dei propri contemporanei. Battiato è un punto di non ritorno: c’è un prima e un dopo di lui, nessun altro. È stato l’unico cantore di un divino che non ha mai saputo di incensi e sagrestie. Con questo progetto sento l’emozione e il privilegio di interpretare insieme ad Amara il suo repertorio mistico, e immergermi ancora più profondamente in quei messaggi che valicano i confini del tempo”.

Aggiunge Amara: “Viaggiare nella consapevolezza della coscienza lucida di Battiato è stato come spingermi oltre confine, un elevarsi a nuove frequenze, altri codici, altre certezze, alte visioni del Sé e della realtà circostant. Una trasmutazione radicale, direi, per chi come me cerca verità e orizzonti nuovi da valicare. Grazie a Franco ho capito che è solo oltrepassando sé stessi che si può raggiungere quel ‘Centro di gravità permanente’ che tanto cerchiamo”.

Data: 5 luglio, Roma, Casa del Jazz, I Concerti nel Parco.
Info: www.iconcertinelparco.it.

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