Scacciavillani intervista Prodi: “Nella mente di Putin c’è sempre lo zar”

(di Fabio Scacciavillani) – Fino a quattro mesi fa era noto a più che i matti si credessero Napoleone e con lo scolapasta in testa tendessero a dare in escandescenze. Ma tutto sommato le conseguenze erano minime.

Poi con l’invasione dell’Ucraina la sindrome ha preso una piega decisamente più grave: ora il matto si crede Pietro il Grande e invade l’Ucraina.

In questo video su Inglorious Globastards Romano Prodi (che ha incontrato ben 14 volte Putin durante la sua carriera) afferma: 

“Nella mente di Putin c’è sempre lo Zar. Cioè c’è la Russia imperiale. La sua idea è la grande madre Russia, il grande accordo con la Chiesa Ortodossa, il popolo russo la sua grande estensione territoriale”.

Ma mentre la popolazione dell’Impero Russo nel 1917 era il 10% di quella mondiale oggi i 144 milioni di cittadini russi, rappresentano una frazione infima dell’umanità. Lo zarismo straccione cozza contro la realtà di un paese industrialmente arretrato con sacche di povertà estese.

Peraltro sono proprio i poveracci provenienti dalle estreme regioni e repubbliche della Russia asiatica ad essere mandati al fronte a farsi massacrare. I giovani di etnia slava della Russia bianca e delle metropoli come Mosca e San Pietroburgo vengono risparmiati.

Secondo i dati forniti dalla rete clandestina in Russia che raccoglie i dati sui caduti in Ucraina, ad esempio i buriati che sono appena lo 0,3% della popolazione russa, contano per il 4,5% dei morti nelle prime tre settimane di guerra.

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