Un libro sulla lirica con editore “molisano”

Cominciamo dall’editore: Quintino Di Marco, romano originario di Montenero Valcocchiara, provincia di Isernia. Una vecchissima” conoscenza di Forche Caudine. E’ l’editore di: “UT – Cantare la lirica italiana”, libro scritto da un sannita, David Ciavarella, insegnante al Conservatorio di Benevento e da Yuri Takenaka, soprano, residente a Roma.

Cantare la lirica italiana”, pubblicato a fine 2021, contiene un vero e proprio metodo di lavoro messo a punto dai maestri Yuri Takenaka e David Ciavarella per l’apprendimento di una tecnica vocale sintesi della tradizione dei nostri più grandi interpreti. La loro lunga esperienza di insegnamento, anche all’estero, ha già verificato la validità di questo modo di formazione ad alto livello.

La capacità e la notorietà internazionali degli autori sono solo alcuni dei pregi dell’opera che offre una serie di strumenti di crescita nell’arte di cantare la nostra lirica. I più immediati sono i qr code con esempi per ciascun tipo di esercizio vocale proposto al’allievo o al lettore. Inoltre, ciascun capitolo tecnico è seguito da indicazioni di ascolto dei grandi artisti in particolari ruoli, resigtrazioni disponibili nella rete internet, e appunti sul lavoro dei maggiori librettisti italiani.

Per i testi delle opere, tutti in lingua italiana, si va da Lorenzo Da Ponte che lavora per Mozart ai 29 autori che hanno scritto per Gioacchino Rossini, da Arrigo Boito per Giuseppe Verdi alla coppia Illica Giacosa per Puccini. Uno spazio è dedicato anche alla produzione “industriale” della famiglia Ricordi e a quella della famiglia Strauss.

Non mancano inserti dedicati alla poco conosciuta (e riconosciuta) produzione femminile come Nannerl Mozart, sorella di Wolfgang, e Grazia Deledda, o Maria Luisa Coccia e la Marchesa Colombani. Non è stata dimenticata nemmeno la crudele pratica della castrazione per ottenere voci maschili con una estensione di voce particolarmente acuta che rimase in voga fino all’inizio del 1900 della quale esistono e sono indicate solo pochissime registrazioni.

Arricchiscono il volume, oltre a una terzina della Divina Commedia poco ricordata di Dante Alighieri sul rapporto tra musica e verso, un inedito racconto delle lezioni di canto di Beniamino Gigli al nipote scritto dal compianto Beniamino Gigli jr. e frasi dal manoscritto di Gabriele D’Annunzio del romanzo “Il fuoco”.

L’insieme di queste indicazioni, tecniche e storiche, sono la migliore base di lavoro sia per chi vuole intraprendere o migliorare la strada del canto lirico sia per coloro che chiedono da sempre una guida all’ascolto affidabile e comprensibile anche per i non addetti ai lavori. Offre quindi un quadro complessivo, semplice e chiaro, di un mondo artistico che esiste e si replica da almeno 400 anni. In questo lungo periodo, forse perché conosciamo poco il nostro patrimonio operistico, i grandi cantanti sono sempre stati accompagnati da un’identica frase:

apprezzato in Italia, osannato all’estero”.

Nota sulla casa editrice: nata ufficialmente nel 2019, è stata creata da uno dei fondatori della rivista mensile “Prove Aperte – Concorsi e notizie per i mestieri dello spettacolo“, riferimento professionale degli artisti per oltre dieci anni alla fine del secolo scorso (1990-2000).

Sito e contatti: www.admilibridelpantheon.it, [email protected], 351 9645006.

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