Commemorazione continuiamo a chiamarla,
riempiamo un giorno di fiori e lumini,
assiepiamo i cimiteri,
ci fermiamo davanti a una foto.
Cerchiamo in luoghi freddi
quanti non sono più fisicamente tra noi.
Li troveremo invece accanto,
se immaginiamo sempre un universo
nel fluire dell’esistenza
con una sua durata eterna
grazie a quanti hanno sparso
energie, opere e bene a piene mani.
Defunto non è chi non c’è più,
ma chi ha compiuto il tempo della vita,
ha generato persone,
ha seminato valori,
ha dato senso ai nostri giorni,
è stato segmento di una linea di civiltà,
ha amato spoglio di egoismi,
è passato senza andare via,
resta tuttora a guidarci,
ha ancora presenza
in un dialogo mai interrotto.
Oltre la separazione fisica
continueremo allora ogni giorno
a curare affetti profondi
con l’autenticità e la delicatezza
di chi non sa e non vuole
spegnere mai l’amore.
Umberto Berardo