ADRIANO PETTA



Altri protagonisti

Oltre ai “nomi più celebri” (raccolti nella sezione precedente), esistono tantissime persone d’origine molisana che si sono fatte onore nel proprio ambito. A loro abbiamo pensato (e intendiamo onorare), dando vita a questa sezione.
Essendo, però, davvero numerose le persone d’origine molisana sparse per il mondo, risulta difficile comporre una galleria sintetica di “protagonisti”.
L’elenco, pertanto, diviso nelle sottovoci “Italia” ed “Estero”, vuole essere puramente esemplificativo, ovviamente aperto ad ulteriori segnalazioni.


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Adriano Petta è nato nel 1945 a Carpinone (Isernia). Dal 1970 vive a Ladispoli (Roma). Scrittore e collaboratore di riviste letterarie (ma anche di “Rinascita” e del “Manifesto). Medievalista, collaboratore del rappresentante degli studi catari in Italia (prof. Giovanni Gonnet) e studioso di Storia della Scienza.
Nel 1992 ha pubblicato la sua prima opera di narrativa “La libertà di Marusja” (Gitti Europa, Milano), l’anno seguente “La guerra dei fiori” (Edis, Brescia), con introduzione di Roberto Roversi, nel 1996 “La via del sole” (Edis, Brescia), primo romanzo storico,. Ha tradotto, dal Castigliano, il racconto di Clarín “La duchessa del trionfo” (Edis, 1995).
Nel marzo 2001 la casa editrice Stampa Alternativa ha ripubblicato “La via del sole” in una nuova edizione dal titolo “Eresia pura”.
Con lo pseudonimo James Adler, la Robin di Roma (2000) ha pubblicato “La cattedrale dei pagliacci”, sua prima opera del genere noir.
Il suo romanzo storico “Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo”, (La Lepre Edizioni, Roma, 2009), ha riscosso un grande meritato successo di vendita e di critica e ha richiamato la presenza dell’autore in numerosi incontri in tutta Italia. Un romanzo che avuto, tra gli altri meriti, quello di portare all’attenzione del grande pubblico il personaggio di Ipazia, vissuta nel IV secolo, che fu astronoma, matematica, musicologa, medico, filosofa, erede della scuola alessandrina, e fu fatta massacrare da Cirillo, vescovo di Alessandria.

(Giampiero Castellotti)

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