Il Molise non esiste? Dalle sue sedi istituzionali non si direbbe…

Bruxelles

Ai primordi di Forche Caudine, anno 1989, Sabrina Ferrante, romana originaria di Castellino del Biferno, scrisse uno splendido articolo sulla sede della Regione Molise a Roma, all’epoca in via Nomentana, dopo averla visitata. La segnalazione era giunta da un associato, un avvocato molisano che era stato lì più volte senza ottenere ciò che cercava.

In quel pezzo la Ferrante raccontò le sue esperienze, decisamente paradossali, all’interno di quell’ufficio che aveva addirittura elenchi telefonici vecchi e che “non svolgeva attività di promozione regionale”, come disse un impiegato, ma era comunque utile perché, a quanto pare, riduceva il tempo degli assegni pubblici nazionale destinati al Molise.

Ovviamente i responsabili di via Nomentana si arrabbiarono molto per quell’articolo.

Anni dopo ci fu un tentativo di “ricucitura” con il giornale dei molisani a Roma e con l’associazione. Incontro sempre in via Nomentana, grande disponibilità: da allora qualche funzionario ha partecipato alle iniziative dell’associazione, ma non proprio con entusiasmo quando di trattava di concerti di musica classica o mostre artistiche.

Anni dopo è stata acquistata e ben arredata la sede della Regione Molise in via del Pozzetto, al centro di Roma, vicino a piazza San Silvestro. Problema dei problemi: manca un salone per fare incontri di un certo tipo. La sala più grande può accogliere proprio al massimo una ventina di persone.

Poi è arrivato un altro acquisto di lusso, addirittura a Bruxelles: altra sede della Regione Molise per una spesa di un milione e 600mila euro, proprio a due passi dal quadrilatero del potere europeo. A comprarla è stato l’ex governatore Iorio: la sede di rappresentanza della Regione Molise a Bruxelles ha funzionato soltanto per qualche anno, appena dopo la sua inaugurazione in pompa magna in Rue de Toulose, al civico 47. Lì c’è stato qualche stage di neolaureati molisani, di altre attività importanti non ne abbiamo notizia. Poi la decadenza, denunciata anche da qualche nostro associato. Fino addirittura all’occupazione della sede da parte di alcuni senzatetto. Paradosso dei paradossi: la Regione Molise, con determina del 29 febbraio 2024 (numero 1148), ha stanziato 15mila euro per lavori di ripristino. Per farne cosa?

In fondo, questa storia delle sedi istituzionali è in linea con il disfacimento demografico di una regione sempre più inconsistente. La cui utilità è rappresentata principalmente da chi ne trae uno stipendio, consiglieri regionali in primis.

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