Il nuovo libro del dottor Massimo Persia

In una sanità sempre più aziendalizzata è determinante, anche per un operatore sanitario, andare oltre le conoscenze professionali di base e avere piena padronanza del funzionamento di un’azienda sanitaria con i suoi organi amministrativi e di politica sanitaria, il suo complesso organigramma, la governance, le strategie, l’innovazione tecnologica, il budget, la rendicontazione. È un’esigenza ormai indispensabile proprio perché i servizi siano organizzati al meglio.

Il volume “Dipendenze patologiche, aspetti pratici”, scritto dal dottor Massimo Persia, noto tossicologo con anni di esperienza come direttore di Serd, e pubblicato da PM edizioni, risponde anche a tale necessità.

“Le numerose riforme della sanità nel nostro Paese, penso alla Mariotti, all’istituzione del Servizio sanitario nazionale, al traghettamento degli enti ospedalieri alle Usl create nel 1978 fino alla stagione dei commissari straordinari dopo l’accorpamento e la riduzione delle stesse Usl, hanno determinato una sempre più forte aziendalizzazione della sanità pubblica – spiega l’autore, che è anche ginecologo e perito medico legale in ambito civile e penale. “Per cui oggi a qualsiasi medico è richiesto di conoscere in modo approfondito il funzionamento della struttura sanitaria nel suo complesso. Di questo nodo, oggi che siamo ancora immersi nella pandemia, si sta parlando poco: eppure sono state soprattutto le falle del servizio sanitario, che necessita di una riorganizzazione a partire dalla medicina di base e dai territori, ad accentuare l’improvvisa emergenza pandemica. L’aspetto più grave, infatti, è stato quello di aver lasciato tanta gente senza alcuna assistenza medica, pensiamo ai telefoni che hanno squillato a vuoto. La visione ospedalocentrica ha penalizzato proprio quella medicina territoriale che in molti casi ha fallito”.

Il dottor Massimo Persia con il suo libro

Nel libro “Dipendenze patologiche”, il dottor Persia individua criticità anche nelle limitazioni all’accesso dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, nei numeri programmati per le scuole di specializzazione già dagli anni Ottanta e nei rapporti sempre più conflittuali tra Stato e Regioni.

Secondo l’autore del volume, a cui hanno collaborato altri professionisti del settore sanitario (Pierpaolo Aragona, Carlo Castelfranchi, Massimo Mattioli, Tonino Valleriani), occorre rilanciare il ruolo territoriale della sanità e la centralità del management sanitario perché le risorse umane costituiscono l’ossatura del sistema: oltre ai medici, agli infermieri, ai tecnici, agli psicologi e alle altre figure sanitarie, ci sono gli operatori dell’Urp, che hanno avuto un ruolo importante nel periodo pandemico, e c’è il rapporto con le tante cooperative che curano i servizi di mensa, di pulizia, di sicurezza.

“Ora c’è la questione dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali del post Covid, cioè dei problemi di fragilità legati ad un paziente che fuoriesce da un ospedale o comunque dalla malattia: al tema dell’assistenza domiciliare o nelle case salute si somma quello psicologico e sociale perché spesso è depresso o non può fisicamente recarsi più a fare la spesa o a pagare le bollette. Riorganizzare bene, anche grazie ai fondi del Pnrr, è un’esigenza improrogabile”.

Altri due libri scritti dal dottor Persia

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