Come non lasciarsi trascinare dalla musica di Juliette suonata al contrario, dal contrastato rapporto tra Elmer e Ted, dalla paranoica loquacità di Vito e dalla vita sofferta di Evelina, dai tentativi delinquenziali di alcuni abbietti individui, il tutto indissolubilmente legato da una letteratura che diviene realtà?
Perché alla fine è proprio questo il mantra che unisce e suggerisce i fatti, i personaggi, le intricate situazioni e gli umani – troppo umani – rapporti tra i sofferti protagonisti delle vicende narrate dall’autore. Un editore in crisi esistenziale e uno scrittore bulimico che non riesce a pubblicare il suo romanzo fino a quando una serie di eventi non capovolgono completamente la situazione. Chi ha ragione e chi ha torto? E come accade il contrario di quello che prima appariva certo?
Come non pensare allora al “concetto di risonanza nella meccanica quantistica” del fisico Emilio Del Giudice laddove il prima e il dopo, il giusto e l’ingiusto, l’interno e l’esterno si fondono in un unicum al di là del tempo e dello spazio per farci comprendere che siamo uno nel tutto come le note suonate da Juliette nel suo fantasmagorico concerto all’Arena? E così gli stessi capitoli del romanzo – guarda caso – si alternano in un altalenante ritmo a-temporale di otto anni prima, due anni prima, poco prima, proprio allora e via dicendo,in un va e vieni apparentemente confuso ma logicamente consequenziale. Una sorta di magia letteraria che non sorprende chi conosce l’Autore aduso da sempre – tra poesia, narrativa, teatro, musica e arte – a rincorrere se stesso in una quanto mai sinestetica avventura umana ed esistenziale.
Ecco perché questo incredibile ultimo romanzo – è giusto definirlo un noir trasfuso di letteraria umanità o sarebbe meglio chiamarlo un insieme di “storie di ordinaria follia” di bukowskiana memoria? – di Claudio Fiorentini ci conquista e ci affascina nel suo dipanarsi tra eventi inattesi e riflessioni oniriche, innamoramenti inconfessati e progetti criminali, storie familiari e umanissime e ritorsioni inaspettate per giungere infine a quello che è il leitmotiv di tutta la narrazione: la letteratura che diviene realtà.
Che è tutto dire.
Concerto a Vanagloria, Edizioni Ensemble, nei tempi in cui basta un clic per ordinarlo, riceverlo e leggerlo – vi assicuro – tutto d’un fiato!
Francesco Paolo Tanzj