Si chiama Sistemi tecnologici e strumenti digitali per la gestione sostenibile delle risorse forestali mediterranee il progetto all’avanguardia pensato da un giovane gruppo di ricercatori napoletani guidati da Luigi Saulino del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università Federico II di Napoli e finanziato dall’Unione europea nel programma Horizon Europe.
Di che si tratta?
La regione mediterranea vanta oltre 25 milioni di ettari di foreste e circa 50 milioni di ettari di altri tipi di aree boschive. Ad oggi, però, a causa dei cambiamenti climatici e socio-economici, deve affrontare sfide significative. In particolare, le ripercussioni per le foreste potrebbero essere gravi, portando alla perdita di servizi ecosistemici cruciali e innescando problemi di carattere economico, sociale e ambientale.
Nei Paesi del Mediterraneo europeo (EUMED), la scarsa competitività della filiera foresta-legno è ulteriormente aggravata dal limitato accesso dei gestori e delle imprese forestali alle tecnologie digitali attuali. Sistemi obsoleti e incapacità di affrontare le pressanti difficoltà del settore rappresentano un grande ostacolo alla sostenibilità forestale per i prossimi decenni.
Il Progetto: il 19 e 20 giugno presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università Federico II di Napoli si è tenuto il Kick-Off Meeting di DigiMedFor. DigiMedFor mira a trasformare il panorama tecnologico della filiera foresta-legno del Mediterraneo e a rafforzarne la competitività. L’obiettivo generale è consentire agli operatori del settore di gestire efficacemente le foreste e fornire molteplici servizi ecosistemici, inclusa la tracciabilità vitale del legno dalle foreste ai consumatori finali.
Al centro della strategia di DigiMedFor c’è l’integrazione tra le tecnologie geospaziali, l’intelligenza artificiale e i cosiddetti “digital twin” dove la realtà viene riprodotta digitalmente e simulata come realtà virtuale.
Deep Blue ricopre un ruolo fondamentale in DigiMedFor: garantisce la partecipazione attiva degli stakeholders del settore forestale nella progettazione e nello sviluppo delle tecnologie digitali. A questo scopo, la PMI italiana consulterà regolarmente gli operatori del settore e gli utenti finali della catena foresta-legno per individuare le necessità nelle fasi iniziali del progetto e raccogliere feedback durante la fase di test e validazione delle soluzioni che DigiMedFor vuole introdurre nella pratica quotidiana.
Deep Blue
Per facilitare l’adozione dei nuovi strumenti digitali, Deep Blue coordinerà inoltre i lavori per lo sviluppo di competenze adeguate, delineando le linee guida per un uso corretto e sostenibile delle tecnologie DigiMedFor.
“L’introduzione di nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale nel settore delle foreste richiede, da una parte, una loro progettazione centrata sull’utente, affidabile ed etica; dall’altra, investimenti significativi nella formazione degli operatori del settore per un utilizzo consapevole ed efficace degli strumenti tecnologici proposti”, sottolinea Alessandra Tedeschi, Project Manager in Deep Blue.
In linea con la strategia forestale e la strategia digitale dell’Unione Europea, DigiMedFor sfrutterà soluzioni digitali avanzate e innovative per rivoluzionare il monitoraggio e la gestione delle risorse forestali lungo la catena di approvvigionamento, dall’origine fino all’industria del legno. DigiMedFor mira ad aumentare la sostenibilità della produzione di legno, migliorare la tracciabilità e la fornitura di servizi ecosistemici, puntando un cambio di paradigma nel settore.
“DigiMedFor segna una pietra miliare nel nostro viaggio collettivo verso una filiera foresta-legno mediterranea sostenibile e potenziata grazie all’introduzione di sistemi digitali” – ha affermato Luigi Saulino – “Adottando soluzioni digitali moderne e all’avanguardia e promuovendo la collaborazione tra le parti interessate, miriamo a superare le sfide, migliorare la tracciabilità e garantire la vitalità a lungo termine delle nostre preziose foreste“.
Deep Blue è una PMI italiana con sede a Roma che affronta le più importanti sfide sociali e tecnologiche del presente attraverso attività di ricerca avanzata e consulenza. Dal 2001 l’azienda contribuisce allo sviluppo della ricerca in Europa, ottenendo finanziamenti dall’UE per oltre 85 progetti di cui 14 da coordinatore. È la prima PMI italiana e la terza in tutta Europa per progetti di ricerca e innovazione vinti e realizzati all’interno dei programma quadro Horizon (dal 2014 a oggi, fonte: European Commission). |