L’Istituto alberghiero di Agnone apre le porte ai cuochi professionisti

Ad Agnone (Isernia) l’Associazione Cuochi della Provincia di Isernia, capeggiata da Giovanni Colarusso, afferente alla Federazione Italiana Cuochi, e costola provinciale dell’Associazione regionale che nel complesso assume a sé centinaia di iscritti, continua la sua azione divulgativa, cognitiva, e di consapevole valore della cucina molisana.

L’Istituto alberghiero “San Francesco Caracciolo” di Agnone, ha ospitato l’ennesimo corso di formazione a cura dell’Associazione, questa volta calando sul tavolo da cucina, un asso quale lo chef Mauro Sciancalepore. Il corso, partecipatissimo, ha visto in capo alle lezioni svolte, il tema della sostenibilità, le tecniche, la contemporaneità e il green food.

Azioni mirate, passionali, professionali e decisamente avanguardistiche, quelle messe in campo dall’Associazione guidata dal Colarusso che, nella partecipazione attiva di ogni singolo componente, ne ricordiamo alcuni: Vittorio Sallustio, storia vivente della cucina della tradizione, dedito al sociale; Gaetano Minervini, con la sua storia inconfondibile, Giuseppina e Ernesta Vassolo, motrici attive di condivisioni, Alessio Orlando, figlio delle Alte Terre del Molise; fa rete e consente alla sezione regionale, grazie a specifiche organizzazioni e la presenza costante dei suoi rappresentanti quali: l’indiscusso meritevole di stella Michelin, Lucio Testa, il passionale e magistrale Giorgio Sprocatti, il simbiotico Lello Garofano, il bravo presidente della sezione provinciale di Campobasso Matteo Miucci, e molti altri altri, a partire dall’assente giustificato nonché presidente regionale Massimo Talia, di crescere e consolidare passioni, azioni, caratteristiche, modalità e vittorie. Estro, professionalità, organizzazione, studio, fanno dell’Associazione Cuochi della Provincia di Isernia, il motore essenziale per favorire, non solo la conoscenza di prodotti, cibi e territori, ma apprezzare senza ombra di dubbio, l’altissima qualità dei nostri chef, e con essi, l’onorabilità grazie alla percentuale di biodiversità che la nostra regione offre al mondo intero.

Essere presenti, partecipare e organizzare eventi formativi volti a ragazzi che un domani si cimenteranno in cucine proprie, di attività private o pubbliche che siano, è la vera essenza trasmissibile che consentirà la conservazione di identità, qualità, conoscenza di un passato volto al futuro. La nostra associazione consente a chiunque di valorizzare sé stessi e altre figure indispensabili per crescere insieme e mai singolarmente. L’autoreferenzialità non ci attiene se non nella sola eccezione, quella di essere orgogliosamente molisani”, queste le parole piene di saggezza del presidente Colarusso che insieme a tutti gli associati, fa da sprono a chi volesse intraprendere l’attività nobile quale quella del cuoco. “ I cuochi sono a servizio, sono le sentinelle che tutelano interessi comuni come la conservazione delle tradizioni e la salute di chi si appresta a sedersi ad un tavolo per gustare le eccellenze che madre natura ci offre. Noi abbiamo l’obbligo di salvaguardare questa inclusiva e indispensabile condizione offrendoci giornalmente come tutori e mai come padroni. Se continueremo, tutti insieme, a confrontarci su questi temi vinceremo ogni giorno le nostre sfide e porteremo a casa ancora tante medaglie, altrimenti meglio non condividere la “toque blanche” che esalta, con la sua forma, l’elevazione e non la mediocrità”, conclude senza peli sulla lingua il presidente che, nel caso possa interessare al lettore, svolge la sua splendida attività presso la struttura de “La Fonte dell’Astore” in quel di Castelpetroso.

L’Associazione nell’essere sempre attivamente partecipe ad ogni richiesta, si gode l’ennesima soddisfazione e nel mirare obiettivi di miglioramento, si appresta ad organizzare un incontro partecipativo sulla candidatura del Cibo Italiano a Patrimonio dell’Unesco in quel di Matera, prima e in Molise poi. Prestissimo date e programma.

(Maurizio V.)

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