Microchip e Microcefali

Secondo un sondaggio Economist/YouGov condotto a luglio il 5% degli adulti americani è sicuro che insieme al vaccino venga inoculato un microchip. Un altro 15% ritiene che ciò sia molto probabile. Questi soggetti, imperativo ricordarlo, hanno il diritto di voto e lo esercitano. E molti di questi manifestano in piazza.

Nel Regno Unito nel 2020, fake news che asseriscono esserci un legame tra il 5G e il Covid19 hanno spinto un’accozzaglia di psicolabili ad appiccare 133 incendi dolosi ad impianti di telecomunicazione e 300 attacchi fisici o verbali contro dipendenti di aziende di telefonia mobile.

I microcefali non riescono ad afferrare un concetto alquanto elementare: i vaccini Covid vengono inoculati con aghi i cui diametri variano tra circa 0,26 e 0,41 millimetri. Un chip con funzionalità 5G invece è un po’ più piccolo della moneta da un centesimo. Quindi è impossibile che passi in un ago (lo preciso a beneficio dei geni novax con scarsa dimestichezza con l’aritmetica).

Il più minuscolo chip RFID, è grande solo 0,125 millimetri. Ma per essere attivo, va collegato ad un’antenna a bobina che ne rende le dimensioni simili a quelle di un chicco di riso. Quindi nemmeno questo minuscolo chip passerebbe attraverso l’ago della siringa.

Forse i novax hanno in mente le dimensioni delle siringhe per quadrupedi, ma ci sentiamo di assicurare loro che non sono usate sugli umani.

Per finire occorre ricordare che ogni fiala di vaccino contiene almeno 5 dosi. Sarebbe oltremodo interessante sentire da un novax in che modo il medico o l’infermiere riesce ad individuare con precisione i 5 microchip grandi ognuno al massimo 0,11 millimetri e a immetterli nella siringa uno alla volta.

(Fabio Scacciavillani)

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