Teatri in Molise: la programmazione della settimana



La settimana dei teatri molisana organizzata da Fondazione Molise Cultura, Regione Molise e Mibact inizia mercoledì 23 novembre a Isernia nell’€™Auditorium Unità d’Italia che ospita alle 21,00 lo spettacolo “Spingi e respira”€.
Patrocinato dalla Federazione Ciclistica Italiana, è un racconto teatrale ambientato nel mondo del ciclismo, dove lo sport, come spesso accade, diventa metafora della fatica, dei successi e delle sconfitte di un’€™intera esistenza. Nel testo di Lorenzo Praticò la bici è anche strumento di riconciliazione generazionale fra un figlio e un padre, in mezzo la storia di Florenzio Magni, considerato il terzo uomo del ciclismo italiano dopo Coppi e Bartali.
In programma a Campobasso, nella rassegna Piccolo Teatro Gil (il 23 novembre), a Larino (Teatro Risorgimento 26 novembre) e Venafro (Sala Residenza Del Prete il 27 novembre) il monologo teatrale scritto da Adelchi Battista per l’attore Giorgio Careccia “La Caparra”€.
Si rivivranno gli eventi post unitari accaduti in Italia e negli Usa con gli occhi del bracciante Giovanni Zuccolitti di Ferrazzano, classe 1880. Un racconto bracciantile, in una lingua impreziosita dal dialetto, intriso di credenze contadine, analisi popolari e populiste, rabbia e voglia di riscossa, di sovversione.
Giovedì 24 novembre il Teatro Italo Argentino di Agnone propone il monologo “Io adoro la sintesi, sarò breve” con Maurizio Santilli, un viaggio semiserio nell’umorismo del ‘900 da Petrolini a Campanile, assando per Ennio Flaiano e Marcello Marchesi.
A Guglionesi nella stessa serata di giovedì 24 novembre, il Teatro Fulvio propone “€œRIP Ritorno in platea”€ con Luca Gaeta e Salvatore Rancatore. Spettacolo che tocca la crisi di mestiere di attore, in un’€™epoca dove chiudono i teatri, sopprimono le compagnie e gli attori si devono riciclare andando a fare comparsate te, inaugurano centri commerciali, animano feste. Ovviamente al nostro super-eroe è toccata quest’™ultima deriva: animatore in maschere di feste di compleanno tra canzoni, balli di gruppo e accompagnato da una band “sfigata”.
Sabato 26 novembre la settimana teatrale chiude a Riccia, nella sala del convento dei Capuccini con “Il Duce ha sempre ragione”, monologo storico scritto da Gianni Manusacchio, Roberto Colella e Stefano Fregni, per la regia di G.Manusacchio, con Francesco Vitale. Uno spettacolo che vuole approfondire la natura di un personaggio tragico del nostro passato storico ripercorrendo il ventennio fascista dai prodromi iniziali fino alla caduta del regime. Il Fascismo visto dal basso attraverso gli occhi di una famiglia, un dittatore analizzato nei minimi termini: paure e follie comprese.

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