Un pezzo di Puglia vuol passare al Molise



ROMA – Il nome non è dei più “ascoltabili” ma di certo ha qualcosa di “europeo”: Moldaunia. E’ il frutto di un progetto – non nuovo in verità – di fondere Daunia e Molise, cioè parte della provincia di Foggia e la più piccola e giovane regione del Mezzogiorno.
Come riporta il sito della tv di Lucera, a firma di Costantino Montuori, promotore dell’iniziativa è un professionista un po’ interessato anche per motivi anagrafici, essendo nato in Molise ma residente da anni in provincia di Foggia: si tratta dell’ingegnere Gennaro Amodeo. “Ha visto coronare dieci anni di lavoro, lottando contro la volontà conservatrice presente in larghi strati della classe politica di Capitanata – scrive il sito.
Amodeo è il fondatore del Movimento Popolare Progetto “Moldaunia”. E non sta con le mani in mano. Anzi. Coglie l’opportunità del referendum consultivo e l’onda di recenti delibere di adesione, da parte delle tre Circoscrizioni di Foggia e, per ultima, la deliberazione consiliare del Comune di San Severo, approvata nella seduta del 15 giugno.
“Vuoi che la Provincia di Foggia passi dalla Regione Puglia alla Regione Molise?” è il quesito referendario consultivo, proposto ai sensi del dell’articolo 9 dello Statuto provinciale. Ad oggi, sono state acquisite i deliberati di adesione di tredici Comuni: Alberona, Carlantino, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Peschici, Roseto, San Marco la Catola, Serracapirola, San Severo, Torremaggiore e Volturino. Indicazioni di voto che rappresentano la volontà popolare di oltre 200mila abitanti, corrispondente ad oltre il 30% della popolazione residente nel Foggiano.
“Questo ambizioso obiettivo, però, visto l’atteggiamento ostile delle maggiori forze politiche, sia di destra sia di sinistra, non sarà semplice da raggiungere senza il sostegno decisivo dei media: stampa, radio e tv. Adesso più che mai, bisogna orientare l’opinione pubblica, sostenere con convinzione e decisione l’idea dell’Autonomia, per il bene di Foggia e della sua realtà provinciale – dichiara Amodeo.
“Non possiamo, di certo, chiuderci all’opinione pubblica, ma dobbiamo confrontarci, di volta in volta, con esponenti politici, sindacali, imprenditoriali, professionali e di ogni altra categoria, informandoli e convincendoli sulla bontà del nostro agire venuto dal basso e con il consenso dei cittadini. Voglio sperare che a Foggia esista qualche editore, degno di questo nome, che abbia il coraggio di rispondere all’appello. A nome del popolo ‘moldauno’ un riconoscente grazie per l’attenzione vostra e dei vostri lettori – continua l’ideatore del piano.
Amodeo alle amministrative di Lucera del 2007 è sceso in campo personalmente con una propria lista civica, che ha ottenuto 296 voti, senza raggiungere il quorum di rappresentanza in consiglio comunale. Ignorato dalle amministrazioni Labbate, Morlacco e Dotoli, Amodeo e la sua Moldaunia, hanno fatto proseliti nel resto della provincia.
“Se dovesse vincere la sua battaglia, l’ingegnere-filosofo, non dovrà di certo dire grazie al ceto politico e alla classe dirigente lucerine. La loro miopia è costata e potrebbe costare cara alla città e alla sua gente – commenta l’articolista della tv di Lucera.

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