Benevento: 20 maggio, si presenta progetto su olio e inquinamento



MONTESARCHIO (BENEVENTO) – Il ruolo della ricerca e della tecnologia nella risoluzione delle problematiche ambientali attraverso un nuovo modello di sviluppo economico. Punta sull’innovazione e sulla tutela del territorio il Centro di ricerca oleario degli Oleifici Mataluni di Montesarchio (Benevento) che, venerdì 20 maggio, promuoverà il convegno “Innovazione tecnologica e modelli di sviluppo ecosostenibile”, in collaborazione con il Parco scientifico e tecnologico di Salerno e delle Aree interne della Campania.
Nel corso dell’incontro, previsto nell’Auditorium degli Oleifici Mataluni, i ricercatori sanniti illustreranno il progetto Re-Waste, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Life+, ed avviato nel gennaio 2009 con il Centro di ricerca spagnolo CTC.
Il progetto “made in Sannio”, capace di valorizzare gli effluenti oleari e di convertire un refluo inquinante e di difficile smaltimento in una preziosa fonte di energia, è stato premiato da Legambiente nell’ambito dell’edizione 2010 del Premio all’innovazione amica dell’ambiente, intitolato “Green life, dai territori la costruzione dell’economia del futuro”.
Gli Oleifici Mataluni sono impegnati da dieci anni in progetti di ricerca su materie olearie e packaging, attivando programmi di tirocini e formazione con le migliori università italiane, tra cui l’Università Federico II di Napoli (Scienze degli Alimenti), l’Università di Salerno (Ingegneria Industriale), e l’Università del Sannio (Biotecnologia).
Al convegno (ore 10), interverranno Aniello Cimatile, presidente della Provincia di Benevento, Floriano Panza, presidente del Parco scientifico e tecnologico di Salerno e delle Aree interne della Campania, Biagio Ma taluni, presidente degli Oleifici Mataluni, Raffaele Sacchi, professore ordinario del dipartimento di Scienza degli alimenti dell’università di Napoli Federico II, Facoltà di Agraria (Portici), ed Elena De Marco, responsabile Divisione Ricerca e Sviluppo degli Oleifici Mataluni.
Alla tavola rotonda su “Tutela ambientale e sviluppo economico delle aziende” (ore 10,45), parteciperanno – tra gli altri – Vincenzo Ma taluni, amministratore delegato degli Oleifici Mataluni, Paolo Russo, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Donato Ceglie, magistrato della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Stabile, comandante del Corpo Forestale dello Stato della Regione Campania, Vito Amendolara, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Giovanni Romano, assessore all’Ambiente della Regione Campania, Filippo Diasco, commissario straordinario Consorzio Area di Sviluppo Industriale di Benevento, Massimo Gargano, presidente Unaprol e Michele Buonuomo, presidente di Legambiente Campania. Modera Alfonso Ruffo, direttore de “Il Denaro”.
Nella sessione pomeridiana (ore 14,30-17) è prevista la visita all’impianto Re-Waste con un test dimostrativo di trattamento delle acque di vegetazione, alla presenza di Salvatore Falco (Responsabile Processi Produttivi) e Maria Savarese (Divisione Ricerca e Sviluppo), ricercatori degli Oleifici Mataluni.
Gli Oleifici Mataluni, situati a Montesarchio (Benevento), rappresentano uno tra i più grandi complessi agroindustriali oleari del mondo e si estendono su una superficie di 160mila metri quadrati e 20 linee di produzione per complessivi 100 milioni di litri annui. Con 200 addetti (età media 29 anni) ed un Centro di ricerca riconosciuto nel 2010 dal Miur, l’industria Mataluni è senza dubbio la più importante azienda italiana nel settore oleario. In “private label”, produce oli alimentari per aziende leader della grande distribuzione organizzata italiana ed estera. Tra i canali di distribuzione: Aldi, Conad, Costco, Crai, Decò, Edeka, Eurospin, In’s, Metro, Migro, Nippn, Prix, Star, Unes.
L’azienda cura l’intero processo produttivo (frantoio oleario, raffinazione, imbottigliamento in confezioni di vetro, Pet e latta, produzione bottiglie in Pet, tappi, cartoni, etichette).
Gli Oleifici Mataluni sono proprietari di marchi storici come Olio Dante, Topazio, Oio, Gico, Alit, Lupi e Minerva, posizionandosi ai primi posti nello scenario distributivo, domestico ed internazionale. Tra gli altri marchi: Alianza, Alit, Caravella, Contea, Frantoio della Pieve, Frantoio di Contrada, Ginestra, Il Caudino, Il Palio, Nuova Agricoltura, Orsa Maggiore, Pieve Antica, Pieve della Riva, Uliveto, Uliveto al Sole, Vero. Tra i mercati di distribuzione estero (canali: distributori e GDO): Germania, Danimarca, Olanda, Inghilterra, Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Croazia, Ucraina, Albania, Malta, Stati Uniti, Australia, Giappone, Filippine, Cina, Iran.
L’80% della superficie coperta dello stabilimento è dotata di impianto fotovoltaico (2,5 MW), nonché di mpianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica a metano, vapore e refrigerazione (energia pulita).
Il fatturato 2009 è stato di 210 milioni di euro, di cui: 65% fatturato Italia e 35% estero.

(Giampiero Castellotti)

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