“La fine è il mio inizio”, il nuovo film di Elio Germano



“La fine è il mio inizio”, il nuovo film di Elio Germano

ROMA – Dal primo aprile nelle sale cinematografiche approda “La fine è il mio inizio”, film omaggio al giornalista e scrittore Tiziano Terzani scomparso nel 2004, per la regia del tedesco Joe Baier (e interpretato tra gli altri da Elio Germano e Bruno Ganz). La pellicola è tratta dall’ultimo libro di Terzani, pubblicato postumo nel 2006.
Il libro “La fine è il mio inizio”, scritto a quattro mani con il figlio Folco, è una sorta di testamento spirituale, l’ultimo messaggio che Terzani lascia a tutti prima di andarsene, lacerato da un tumore di cui aveva già parlato nel libro di straordinario successo “L’ultimo giro di giostra”.
“La fine è il mio inizio” racconta della sua vita in costante viaggio, a confronto con il senso delle cose, trascorsa alla ricerca della verità.
Come noto ai tanti fans dello scrittore-guru, Terzani al termine della sua densa esistenza, si è ritirato a vivere nell’appartata casa di famiglia in Toscana. Qui, ormai preparato a morire con serenità, intende trasmettere al figlio Folco il racconto del suo intimo percorso. Così in una delle conversazioni tra i due, registrate e riordinate nel libro: “Questa è la fine, ma anche l’inizio di una storia, che è quella della mia vita e di cui mi piacerebbe parlare con te per vedere se tutto sommato ha un senso”.
In “La fine è il mio inizio” vengono ripercorse le tappe di una non comune esistenza, dalla guerra in Vietnam al disinganno del comunismo in Cina.
Elio Germano, uno dei migliori giovani interpreti del cinema italiano contemporaneo, romano con salde origini molisane (come De Niro e Castellitto), premiato a Cannes, interpreta il ruolo di Folco Terzani, figlio di Tiziano che con il padre ha avuto un rapporto molto intenso e al contempo conflittuale.
“Il compito non era semplice, ma anche grazie all’aiuto dello stesso Folco siamo riusciti a rispettare l’immagine di Terzani, senza che si possa scambiare il credo della sua vita in qualcosa che possa sembrare filosofia new age – spiega Germano. “Non sempre è stato immediato, ma il risultato credo che possa soddisfare chi conosce già l’opera della sua vita e incuriosire chi non la conosce ancora a scoprirla”.

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