MOSTRE/ Al Vittoriano opere sottratte alla criminalità



MOSTRE/ Al Vittoriano opere sottratte alla criminalità

ROMA – “Dal sepolcro al museo. Storie di saccheggi e recuperi” è il titolo della mostra, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana ed è promossa dal Nucleo Polizia Tributaria di Roma della Guardia di Finanza – Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, che è in svolgimento fino al 12 settembre 2010 presso il Complesso del Vittoriano.
L’evento intende assicurare visibilità alle azioni effettuate quotidianamente dalla Guardia di Finanza a tutela del patrimonio archeologico ed artistico.
La mostra raccoglie numerose opere, soprattutto manufatti marmorei, ceramici e bronzei, recuperate dai canali clandestini e restituiti alla fruizione collettiva.
Il traffico di opere di interesse archeologico è un fenomeno purtroppo in costante ascesa che ha assunto negli ultimi anni connotazioni internazionali di allarmanti dimensioni. Il commercio che ne deriva viene alimentato da gruppi economicamente forti che dettano le leggi di mercato e stabiliscono le regole della domanda e dell’offerta. Tale condizione pesa particolarmente sui Paesi che conservano nel proprio territorio il più alto numero di testimonianze del passato, primo tra tutti naturalmente l’Italia, dove non c’é praticamente area che non testimoni la nostra ultramillenaria civiltà.
Nel solo biennio 2008/2009, sono stati recuperati 11.258 manufatti di interesse archeologico; sequestrate 136.873 opere contraffatte e denunciati di 294 responsabili per violazione di natura penale correlate allo specifico compendio, che rappresentano – in termini percentuale – un incremento di circa il 50% rispetto al biennio precedente.

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