Il centenario di Agnone



AGNONE (ISERNIA) – Una serata sobria per festeggiare i 100 anni di Luigi Iarusso, il nonnino agnonese che l’altra sera ha raggiunto il traguardo del secolo di vita.
Oltre centocinquanta persone ad una cena che ha visto riunita l’intera famiglia Iarusso composta dalla figlia, undici nipoti diretti, venti pronipoti e due figli di pronipoti. Con loro non potevano mancare il Parroco, il farmacista ed il medico di famiglia oltre agli amici più cari soprattutto del rione agnonese di Sant’Antonio dove la famiglia risiede.
I cento anni nonno Luigi se li porta davvero bene. L’anziano non ha dato segni di stanchezza nonostante la festa sia terminata circa alle tre del mattino. Ha seguito con attenzione i filmati e le immagini di vita proiettate dai pronipoti e soprattutto dall’inseparabile Maria Teresa che non ha mollato il "nonnino" neanche per un istante, i vari componimenti poetici a lui dedicati, i balli del gruppo folk dei Dragoni del Molise di Agnone, al quale appartengono anche i più giovani discendenti. Ha scartato i regali e rilasciato interviste alle tv presenti. Ha sorriso per i riconoscimenti avuti, come la targa ricordo che il Presidente dell’Acsi Lorenzo Lommano gli ha consegnato. Ha soffiato insieme ai più giovani della quarta generazione dei Iarusso, sulle 100 candeline dell’enorme torta che l’Amministrazione Comunale gli ha fatto dono "a nome di tutti i cittadini di Agnone" ha sottolineato il Vicesindaco Giuseppe De Martino (il sindaco De Vita era assente per il recente lutto che ha colpito la famiglia) nel suo messaggio augurale consegnando al vegliardo la copia pergamenata dell’atto di nascita datato 1909, insieme agli assessori Giovanni Del Basso e Antonio Scampamorte ed ha gradito gli auguri dell’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli presente alla cerimonia, entusiasmandosi davanti ai fuochi pirotecnici esplosi in segno di gioia.
Tantissimi i messaggi ed i fiori giunti in salita Tamburri, 20, abitazione del centenario, per un giorno davvero particolare. Luigi, come una vera star, si è concesso anche ai microfoni di radio e giornalisti.
Ma quale l’ingrediente per la soglia dei 100 anni?. "Un buon bicchiere di vino rosso" al quale Luigi non rinuncia mai. Anzi spesso più di uno sembra essere la medicina per la longevità del nonnino agnonese.
Fra i nipoti presenti anche Pasqualino ed Antonino Iarusso Presidenti delle Associazioni Famiglie Agnonesi e Lega Molisana di Montreal giunti in Italia per l’occasione e per portare al capostipite gli auguri degli oltre tremila emigrati a Montreal dalla cittadina altomolisana, i quali ancora condividono tutte le emozioni e le "novità" riguardanti le persone ed i luoghi del loro paese d’origine. E tramite queste colonne che le famiglie Iarusso e Masciotra vogliono ringraziare ancora "di cuore" tutti coloro che hanno condiviso una gioia immensa di un evento importante ed unico.
"Magari non abbiamo avuto modo di ringraziare personalmente tutti i presenti e gli amici intervenuti l’altra sera nei festeggiamenti in onore del 100° compleanno del nostro Luigi Cento Cervella" affermano i parenti. "Vogliamo ringraziare particolarmente il sindaco Gelsomino De Vita e a tutta la Giunta Comunale che in questa occasione particolare non hanno mancato di far sentire attivamente la loro presenza sia fisica, ma soprattutto di supporto morale, che ha contribuito non poco alla riuscita della festa. E’ stato davvero gradito sia l’attestato di nascita originale donato al centenario che la torta offerta dagli Amministratori a nome di tutta la cittadina agnonese. Come siamo stati onorati, inoltre, di ricevere l’avv. Lommano che ci ha commosso con le sue sincere parole e dalla targa offerta".
Ma al di là di tutto la festa rimarrà indelebile nel cuore e nelle menti di ogni partecipante che ha potuto comprendere come, i 100 anni di nonno Luigi, abbiano rappresentato l’opportunità di dimostrare a tanti la coesione, l’affetto che lega la famiglia Cento Cervella. Dove grazie alla comune solidarietà s’annulla quella differenza d’età di quattro generazioni rappresentate all’interno dei Iarusso. E deve essere l’intera comunità agnonese a ringraziare chi nel silenzio e nella semplicità ha operato ed opera con amore nella propria terra natia. Magari risiedendo a migliaia di chilometri come Pasqualino e Antonino Iarusso da Montreal che Agnone l’hanno davvero nel sangue, portando oltreoceano, nelle rispettive associazioni, le tradizioni ed il cuor della cittadina altomolisana.

(Vittorio Labanca)

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