Ai Fori il fantasma del duce



ROMA – Abbiamo assistito alla kermesse “Romagnificat”, promossa domenica sera dall’amministrazione comunale per festeggiare il 2762° anniversario del Natale di Roma.
Lo spettacolo è andato in scena in due tempi.
Nel primo sono stati illuminati, in sequenza, i monumenti legati alla Roma imperiale. La “cronaca” in diretta delle varie illuminazioni veniva proposta, attraverso una proiezione, sugli edifici dei mercati traianei, nel tratto di via dei Fori imperiali che sfocia in piazza Venezia. In tutto un quarto d’ora di accensioni, dalle 21,30 in poi. Tanta la gente assiepata lungo le transenne, ma grazie ai grandi spazi naturali è stato possibile osservare bene e senza problemi lo spettacolo da diversi punti dei Fori.
La seconda parte, andata in scena fino alle 22,10, è stata più suggestiva. Sempre i mercati traianei hanno costituito la scenografia della storia di Roma dalla nascita ai giorni nostri. Particolarmente spettacolare l’incendio di Roma, con l’accensione di alcuni fuochi e la proiezione di un crollo di edifici e del celebre Nerone interpretato da Petrolini. Poi le arringhe degli imperatori e la sfilata di legioni romane. Quindi le immagini della celebre scena della corsa delle bighe tratta da “Ben Hur” e via via quelle di altri film, da “Il marchese del grillo” fino alla “Dolce vita”. Non sono mancati riferimenti all’Unità d’Italia, con scene di film ambientati nel Risorgimento e una rappresentazione dal vivo di comparse con il tricolore in mano. Poi l’ultimo conflitto mondiale, con le immagini della dichiarazione di guerra che Benito Mussolini lanciò da piazza Venezia (con il duce accostato a Nerone), cui hanno fatto seguito le distruzioni causate dai bombardamenti e la celebre scena dell’uccisione di Anna Magnani da “Roma città aperta” di Rossellini. Il tutto in un crescendo fino ai giorni nostri, che ha toccato anche la vittoria degli azzurri del 2006 ai mondiali di calcio in Germania con i festeggiamenti al Circo Massimo.
Tutto è filato liscio. Tanti consensi per lo spettacolo, anche da parte dei numerosi stranieri, e applausi fragorosi, nell’ordine, per le apparizioni di Alberto Sordi, Karol Woityla e Francesco Totti.
Crediamo pertanto siano davvero fuori luogo e pretestuose le polemiche alimentate da tale Walter Verini, deputato del Pd ed ex braccio destro di Veltroni, per l’inserimento dell’immagine di Mussolini (ripetiamo, accostata a quella della guerra) tra i filmati scelti per ricostruire la storia millenaria dell’Urbe.
Non sappiamo se Verini fosse presente o meno allo spettacolo. Ma la polemica, lasciatecelo dire, appare davvero strumentale e cavillosa. Finendo per rappresentare l’ennesimo boomerang per una sinistra che continua a cercare visibilità attraverso pretesti, polemiche e dissenso su tutto lo scibile umano (il caso delle polemiche per il concerto di Califano in IX Municipio lo scorso 8 marzo vanno in tal senso).
Significativa la dichiarazione di Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana: “Coreografia stupenda, musiche molto belle, non ho visto nessuna esaltazione di Mussolini né del fascismo”.
Del resto, durante l’apparizione di Mussolini, non c’è stata alcuna contestazione. Qualche isolato fischio e qualche scanzonato richiamo al duce. La gente, insomma, s’è dimostrata più matura di alcune dichiarazioni.

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