Tropea (Vibo Valentia), il borgo dei borghi

Tropea

Tropea (Trupèa in calabrese) è un comune italiano di 6.057 abitanti della provincia di Vibo Valentia in Calabria. È il centro più importante della Costa degli Dei, riviera che parte dalla città di Pizzo e termina a Nicotera.

La leggenda vuole il fondatore sia stato Ercole quando, di ritorno dalle battaglie delle Colonne d’Ercole (attuale Gibilterra), si fermò sulle coste del Sud Italia, e su questa rupe depositò i suoi trofei in latino trophaeum, da qui il nome della città Tropea.

Nelle zone limitrofe sono state rinvenute tombe di origine magno-greca.

La storia di Tropea inizia in epoca romana, quando lungo la costa Sesto Pompeo sconfisse Cesare Ottaviano. A sud di Tropea i romani avevano costruito un porto commerciale, vicino l’attuale Santa Domenica, a Formicoli (toponimo derivato da una corruzione di Forum Erculis), di cui parlano Plinio e Strabone.

Per la sua caratteristica posizione di terrazzo sul mare, Tropea ebbe un ruolo importante, sia in epoca romana (attestato dalla cava di granito che sorge a circa 2 km dall’abitato, nell’attuale comune di Parghelia) sia in epoca bizantina; molti sono i resti lasciati dal bizantini, come la chiesa sul promontorio o le mura cittadine (chiamate appunto “mura di Belisario”).

Dopo un lungo assedio, la città fu strappata ai bizantini dai pirati arabi, per riconquistata dai normanni, sotto i quali prosperò. Tropea continuò a prosperare anche sotto il dominio degli Aragonesi.

Il 4 febbraio 2016 nasce il Club Unesco Tropea Costa degli Dei.

Ecco cosa vedere in ordine casuale:
Il centro storico di Tropea è in alto, a circa 70 metri sul mare, in un dedalo di vicoli, stradine, chiese, palazzi nobiliari, terrazzi panoramici e incredibili scorci sul blu del mare che all’improvviso si aprono passeggiando. Il centro storico di Tropea permette di scoprire botteghe di artigiani, in particolare di tessuto, ferro e terracotta, e di acquistare direttamente dai contadini delizie del luogo come uova fresche, salumi tipici, frutta secca e olio d’oliva. In queste stradine si possono poi ammirare i palazzi dei nobili costruiti tra il ‘700 e l’800: all’esterno molti hanno ancora lo stemma nobiliare della famiglia e dei suggestivi balconi direttamente sul mare. Il cuore del centro è Largo Ercole, con la sua bella piazza, e da qui si raggiunge Palazzo Toraldo, che ospita anche una collezione di reperti archeologici, e Villa Braghò. Tra i punti di affaccio più belli verso la marina, la parte bassa di Tropea, vi sono Largo Migliarese, Largo Galluppi, e Largo Villetta. Da scoprire poi le molte chiese qui racchiuse: la Cattedrale, la chiesa di San Francesco d’Assisi e la chiesa di Santa Maria della Neve, sconsacrata.

Il Santuario di Santa Maria dell’Isola, detto anche Isola Bella, è uno dei gioielli di Tropea e di tutta la costa; sia per la sua posizione, su di uno scoglio a strapiombo davanti alle Isole Eolie, sia perché è uno di luoghi di culto più importanti della zona, ricco di leggende e punto di partenza ogni 15 agosto della processione della Madonna Assunta, via mare. Oltre ai motivi spirituali e religiosi, questo santuario merita una visita per il fantastico panorama che offre il piazzale esterno. L’atmosfera qui è davvero romantica: l’occhio abbraccia tutto l’orizzonte da Punta Riace a Punta Zambrone; in basso si stende il Mar Tirreno, e si scorgono nitidamente le isole di Vulcano e Stromboli e perfino l’Etna. Ecco perché si tratta di un luogo molto frequentato dai turisti e uno dei posti più scenografici per celebrare matrimoni. Le leggende raccontano di luoghi miracolosi: tra questi, a metà delle scale di accesso al santuario, c’è un masso su cui si portava chi aveva malattie gastriche, e si racconta di molte guarigioni. All’interno della chiesa, sull’altare maggiore, si trova la Sacra Famiglia: realizzate nel ‘700, queste statue vengono calate a spalla su di un peschereccio ogni anno per la processione della Madonna Assunta del 15 agosto. Il corteo di barche parte dal Mare Picciulu, il “mare piccolo”, davanti al santuario, e percorre tutto il tratto antistante l’abitato di Tropea, per terminare al tramonto, quando le statue vengono issate per rientrare nella chiesa e la processione si conclude con la Messa e i fuochi di artificio.

La cattedrale di Maria Santissima di Romania è il duomo di Tropea ed è anche conosciuta come la Cattedrale Normanna, perché fu costruita dai normanni alla fine del 1200. Sorge sui resti di un cimitero bizantino e, insieme al Santuario della Madonna dell’Isola è il luogo di culto più importante della città. Nel corso dei secoli questo edificio ha subito molti rimaneggiamenti anche danni a causa dei terremoti: oggi è un grande edificio che si sviluppa in lunghezza, con tre navate, e spicca per le mura del giallo tipico del tufo con cui è stata costruita. La protettrice di Tropea, la Madonna di Romania, spicca già sulla facciata esterna, ma l’originale si trova all’interno, sull’altare maggiore: la Beata Vergine Maria di Romania, dipinta da un allievo di Giotto intorno al 1230. Secondo la tradizione popolare, questo dipinto si ritiene miracoloso perché ha protetto la popolazione da terremoti, guerre e malattie. Gli interni custodiscono poi un pulpito del Settecento e un maestoso crocifisso di legno nero, che risale al 1600 e si trova nella seconda cappella di destra.

La cappella del SS Sacramento e di S. Domenico è arricchita da decorazioni e altari di marmo policromi, mentre l’abside nella navata destra racchiude la Madonna del Popolo, una scultura realizzata nel 1555 da Fra Agnolo Montorsoli, seguace di Michelangelo Buonarroti.
Appena fuori dal centro storico di Tropea (Via Carmine), in un agrumeto silenzioso, si trova una chiesa sconsacrata, che mantiene le proprie opere all’interno ed è aperta al pubblico anche per convegni e concerti. È dedicata a Santa Maria della Neve, da cui il nome, ed è inconfondibile grazie ai portali in granito e alle due statue ai lati, S. Gioacchino e Sant’Anna. La chiesa risale al 1500 e l’interno è dominato da un altare in legno del ‘700. All’interno cela molte opere pregevoli, tra cui due dipinti: Sant’Antonio, del 1600, e la Crocifissione, del 1720. La chiesa è anche conosciuta dai locali come la chiesa della Michelizia. Questo nome nasce dalla contrazione di Michaeli Militia, Chiesa degli Angeli, anche se leggenda ne attribuisce il nome a Michele Milizia, un commerciante di Messina che, in seguito a un nubifragio, si trovò bloccato con il suo veliero al largo di questa costa. Dopo aver pregato, nel buio scorse un lume sulla rupe, e proprio qui, in segno di ringraziamento, decise di dedicare una chiesa alla Vergine Maria. Nel 2016, durante un restauro sono stati scoperte due camere sepolcrali sotto il pavimento della navata.

Tropea fa parte della Costa degli Dei, anche detta Costa Bella: 55 km di cale, spiagge, scogli, grotte, tutte affacciate su acque che vanno dal verde profondo al turchese. La costa degli Dei è davvero una delle zone balneari più belle della Calabria, e soltanto a Tropea e dintorni ci sono una decina di spiagge. La maggior parte di queste si raggiunge a piedi dal centro con scalinate e stradine. Partendo dal centro, si trova la spiaggia della Rotonda, protetta da scogli da entrambi i lati, e poco più avanti la spiaggia di Marina dell’Isola, con sabbia bianca, affacciata sul mare azzurro e con la suggestiva vista della chiesa in alto. Nei pressi della spiaggia si trovano bar e ristoranti e ci sono sia aree libere che attrezzate. Da qui si può raggiungere la Grotta del Palombaro, che racchiude ai suoi piedi una lingua di sabbia lambita da acque turchesi: i più allenati a nuoto, gli altri con i pedalò oppure costeggiando la scogliera. Di fianco alla spiaggia dell’Isola Bella c’è la spiaggia della Rotonda: una baia dalla sabbia fine e bianca, con fondali trasparenti. Questa spiaggia è delimitata dallo scoglio di San Leonardo, oltre il quale c’è la spiaggia del Cannone, meno affollata. Si raggiunge dal porto turistico con delle scale. La spiaggia più grande di Tropea è la spiaggia ‘a Linguata, la spiaggia della Linguata: si raggiunge dalla spiaggia di Marina dell’Isola tramite una scalinata, ma la fatica viene ricompensata da uno dei fondali più belli della zona, perfetto per lo snorkeling. Su questa spiaggia c’è un’ampia zona libera, un lido con animazione e un campo per beach volley. Poco lontano dal centro di Tropea, a circa 1km, si trova la Spiaggia Passo Cavalieri: è ampia, sabbiosa e completamente libera.

Ecco ancora cosa mangiare:
Tropea è nota soprattutto per la cipolla rossa, marchio IGP e tutelata da un consorzio. Questa cipolla, molto dolce e dal sapore unico, è coltivata in tutto il territorio, ma non è l’unica specialità di queste zone. A Tropea si gusta il pesce fresco, in particolare pesce spada e tonno alla griglia, e la carne di capretto, di cinghiale, di maiale. I piatti sono insaporiti dalle spezie, dal peperoncino, dall’aglio, dall’olio extravergine di oliva. Tra i primi piatti sono da provare gli spaghetti con le sarde, e i fileja con il sugo di maiale: pasta fatta a mano e insaporita con un sugo molto ricco a base di carne di maiale o di cinghiale. Tra i secondi di pesce, i surici fritti: pesci molto piccoli, impanati e fritti. Oltre che come condimento, la cipolla di Tropea si assapora qui grazie alla crostata di cipolle, in cui le cipolle vengono insaporite con pecorino locale, pepe, uova e diventano il ripieno di una pasta frolla fatta in casa. I monti che circondano Tropea regalano salumi e formaggi. Tra questi il pecorino di Monte Poro, un presidio di Slow Food: grasso, saporito e profumato alla menta. Tra i liquori che concludere fine passo non si può perdere quello al Bergamotto, e tra i dolci ovviamente il tartufo di Pizzo Calabro. I vini che accompagnano i piatti di Tropea sono il Malvasia, l’Aglianico e il Greco.

A questo punto, non mi resta che dirti, Ti aspettiamo a Tropea per farti visitare questo magico Borgo.
Luigi

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