TONINO PERNA



Nomi celebri

Abbiamo “ricostruito” le biografie di una cinquantina di persone, con origini molisane, che vantano un’ampia e riconosciuta notorietà.
Un elenco, per un territorio ancora sconosciuto qual è il Molise, che risulta importante per rispondere alla classica domanda: “Quali sono i molisani famosi?”.
Si tratta per lo più di personaggi che sono nati e si sono affermati professionalmente al di fuori della propria terra d’origine. Ma con il Molise, il più delle volte, mantengono un rapporto saldo, per quanto poco enfatizzato.


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Tonino Perna, isernino, classe 1948, è il simbolo dell’imprenditoria molisana che “s’è fatta da sola”.
Dopo le esperienze con la Pantrem negli anni settanta-ottanta (con il celebre marchio “Pop 84”), Perna, industriale prevalentemente nel settore dell’abbigliamento, dal 1982 lega il suo nome al gruppo Ittierre, con sede a Pettoranello (Isernia) e, ovviamente, a Milano.
L’azienda si specializza nelle licenze (in sostanza produce vestiti di alta moda su licenza per stilisti italiani), garantendo un elevato servizio ai partner. Ha marchi propri e licenze produttive e distributive di marchi.
Controlla via via una serie di “loghi” strategici del “made in Italy”, tra cui Dolce & Gabbana (jeans e sport), Gianfranco Ferrè (jeans e sport) e Gianni Versace (Versus, Versace jeans couture). Da novembre 1997 l’azienda – controllata dalla Gtp holdings spa per circa il 70% e per il 10% da Luigi Giribaldi e di cui è amministratore delegato Giancarlo Di Risio – viene quotata in Borsa. I numeri sono imponenti: il fatturato del 1998 è di 651,5 miliardi di lire (+7,2% rispetto all’anno precedente), con un export pari al 68,3% (67,5% nel 1997). Nel 1999 Ittierre acquisisce il gruppo Mac Malo, leader mondiale nel settore del cashmere. L’operazione ha un valore di 100 miliardi di lire e permette a Itierre holding di rafforzare la presenza nel settore dei beni di lusso.
A seguire l’accordo di esclusiva ventennale per il controllo dei marchi facenti capo a Romeo Gigli. Il Gruppo Tonino Perna entra anche nell’editoria, assorbendo la prestigiosa casa editrice parmense “Franco Maria Ricci”. Nel 2000 apre negozi di proprietà nelle principali città europee e nel Far East e perfeziona l’acquisizione del gruppo Mac (marchi Malo e Gentry Portofino) e della griffe Romeo Gigli. Nel segmento accessori acquisisce due aziende (Allison e Optiproject), attive nel business degli occhiali. Il portafoglio licenze si arricchisce inoltre della griffe Cavalli e del marchio inglese Husky. 
L’holding è ormai un modello industriale di riferimento, il fiore all’occhiello dell’economia molisana. Sono un migliaio i dipendenti diretti e 6 mila quelli che lavorano in 80 unità produttive esterne. Ogni giorno, grazie ad un efficiente sistema di spedizione, partono circa 80 mila capi. Il nuovo assetto prevede due divisioni per gestire separatamente licenze e marchi. L’arcipelago di aziende è collegato da un avveniristico sistema informatico: un solo magazzino computerizzato, una sola società per azioni a capitale unico. Basilare anche l’impegno nella ricerca: tessuti supertecnologici con l’etichetta di casa Exté, giacchini trasparenti con l’interno in piuma d’oca saldati elettronicamente, che si gonfiano per aumentarne il calore; i blusons in fibra di carbonio; la maglieria lavorata con la gomma, la plastica con il jersey; il kevlar, tessuto che si taglia con il laser usato nelle missioni spaziali, unito alla viscosa; la fibra di vetro, il neoprene delle tute da sub, il vinile. Itierre holding è una delle principali aziende leader nella moda. Ha il 65% del mercato mondiale nel segmento dell’abbigliamento giovanile griffato.
Tra le passioni di Perna primeggia quella per le opere d’arte.

(Giampiero Castellotti)

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