Roma, rogo alla Stazione Tiburtina: i disagi ai treni dureranno giorni



ROMA – Alle ore 16 di oggi, domenica, ci sono ancora i vigili urbani a presidare l’area della stazione Tiburtina, secondo scalo ferroviario di Roma, sconvolta la scorsa notte da un incendio. Il nastro della polizia municipale è presente anche nella rampa d’accesso alla stazione Tiburtina dalla Tangenziale, mentre da via Tiburtina accedono solo gli autobus.
E’ stato chiuso un tratto della la linea B della metropolitana della capitale, da Monti Tiburtini a Castro Pretorio, e deviate alcune corse degli autobus.
Per quanto riguarda la circolazione dei treni, che ha vissuto momenti difficili e forti rallentamenti, sta lentamente tornando alla normalità, fatta eccezione per quelli a lunga percorrenza. Si prevedono comunque ripercussioni per giorni.
Sulle ipotesi ancora nulla di certo. Si parla di un corto circuito, ma non si esclude l’ipotesi del dolo (non ritenuta però plausibile dalla Polfer) in virtù anche del fatto che la stazione Tiburtina diventerà la principale direttrice della capitale per la linea Tav. La possibilità che, in periodo di forte tensione in Val di Susa qualcuno abbia voluto dare una dimostrazione di forza non viene esclusa da Trenitalia, che in una nota fa sapere: “Non abbiamo mai smentito l’ipotesi del dolo come causa dell’incendio di Roma Tiburtina. Nessuna società del Gruppo è in grado al momento di formulare, smentire o confermare alcuna ipotesi sulla causa dell’incendio. Un compito – sottolinea la nota – peraltro di pertinenza degli organismi tecnici dei vigili del fuoco e degli inquirenti”. E il capo ufficio stampa dei Vigili del fuoco, Luca Cari, evidenzia: “Non mi risulta anche perché non ci sono tracce evidenti, ma ovviamente in questo momento ancora non lo possiamo escludere. Il punto di innesco non è stato ancora individuato, l’incendio comunque potrebbe essere partito da sotto”.
“L’incendio è partito dal quadro di comando delle Ferrovie – informa l’assessore alla mobilità del Comune di Roma, Antonello Aurigemma.
La Protezione civile regionale è intervenuta in supporto ai pompieri mettendo a disposizione tre autobotti per il rifornimento di acqua necessaria alle operazioni di spegnimento delle fiamme.

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