Elezioni “storiche” in Canada: debacle liberale, su conservatori e sinistra



TORONTO – Uno tsunami politico colpisce il tranquillo Canada, dominato da sempre dal Partito liberale (nei 144 anni di storia dello Stato nordamericano), ora diventato a sorpresa il terzo partito. La novità è nella conquista della maggioranza assoluta da parte dei conservatori e nella forte crescita del partito di sinistra, l’Ndp, soprattutto grazie al voto giovanile.
Si tratta di una svolta sostanziale per il Canada, che ha vissuto un periodo politico caratterizzato da grande instabilità e inquietudini. Ora il quadro dovrebbe essere più chiaro, garantendo stabilità e una forte opposizione.
Secondo dati non ancora definitivi, il Partito Conservatore ha conquistato 166 seggi (+19) dei 308 seggi disponibili. Il Partito ha guidato negli ultimi burrascosi tempi il Paese, ma alla testa di governi di minoranza.
L’Ndp, Nuovo partito democratico, arriva a 104 seggi (+67), forza di sinistra caratterizzata dal colore arancione.
Il Partito liberale è crollato a quota 33 (-42).
Il Bloc Quebecois, indipendentisti del blocco del Québec, sono semi-spariti a 3 (-42).
Uno per il Partito dei Verdi (+1), che per la prima volta nella storia entra in parlamento con il loro leader Elizabeth May.
“Il primo dei leader ad apparire di fronte alle telecamere è stato lo sconfitto liberale Michael Ignatieff – racconta il giornalista d’origine molisana Angelo Persichilli. “Dopo essersi congratulato con il primo ministro Harper per la sua vittoria – continua Persichilli – Ignatieff ha detto che «il partito deve prendere atto della lezione che gli elettori ci hanno impartito e come leader mi assumo tutte le responsabilità». Ignatieff, contrariamente a ciò che comunque molti si aspettavano, non si è dimesso, affermando di essere a disposizione per la ricostruzione del partito e di rimanere in carica fino a quando la sua opera sarà richiesta”.
Ignatieff è un ex giornalista e professore all’università di Harvard.
Giubilo, invece, da parte dei due vincitori, il primo ministro Stephen Harper (Conservatori) e
il leader dell’Ndp, Jack Layton.
“I canadesi possono ora voltare pagina dopo le incertezze e le ripetute elezioni degli ultimi sette anni – ha detto a caldo Harper, promettendo “un governo conservatore, forte e stabile” che stimolerà la crescita economica, creerà nuovi posti di lavoro e ridurrà il deficit, senza alzare le tasse.
Uno dei risultati più importanti per i conservatori viene proprio dall’area di Toronto (Greater Toronto Area), a forte presenza di persone d’origine italiana, dove su 44 seggi disponibili, ben 30 sono andati ai conservatori.
Sconfitte amare per due italocanadesi liberali: dopo un lungo testa a testa durato parecchie ore, l’ex ministro liberale Joe Volpe risulta battuto dal tory Joe Oliver. Addio al seggio in parlamento anche per un’altra deputata italocanadese storica del Partito liberale, Maria Minna, sconfitta dal conservatore Matthew Kellway. Male anche Mario Silva, che lascia il posto al tory Andrew Cash.

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