Non basta l’eolico selvaggio: con Veronesi riparte il nucleare



ROMA – Le dimissioni dell’oncologo Umberto Veronesi da senatore del Pd e la sua nomina a presidente dell’Agenzia nucleare rappresentano di fatto la ripartenza del nucleare in Italia. Anche se concretamente occorrerà attendere almeno il 2020, secondo il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia e l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti.
L’Agenzia, tra i primi gravosi compiti, ha quello di scegliere i siti per i nuovi impianti e l’individuazione del deposito per raccogliere le scorie radioattive. Assisteremo a scene simili a quelle di Terzigno?
Accanto a Veronesi siederanno nel consiglio dell’Agenzia scienziati esperti del settore e alti dirigenti ministeriali. In quota ministero dello Sviluppo economico sono stati nominati Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti, entrambi professori universitari. Il ministero dell’Ambiente ha invece indicato Michele Corradino (capo di gabinetto del dicastero) e Stefano Dambruoso (magistrato, capo dell’ufficio per il coordinamento dell’attività internazionale del ministero della Giustizia).

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