Per il sindaco niente tessera Pd



Un articolo del quotidiano Repubblica.it su una grottesca vicenda accaduta a Termoli: il sindaco Greco come Beppe Grillo?Tessera del Partito democratico rifiutata a Vincenzo Greco, primo cittadino di Termoli. La bocciatura, ma prima ancora la convocazione all’esame, un lungo tavolo, di qua lui e di là i dirigenti del partito, e l’avvertenza “comunque la sua iscrizione sarà con riserva”, cambia il corso della cronaca che fino a qualche mese fa aveva raccontato la conquista delle adesioni alle diverse mozioni congressuali.
Pacchetti di tessere spostati o comprati, allusioni e veleni, traghettamenti operosi e notturni, innalzamento del numero delle adesioni (circa ottocentomila) avvenuto in zona Cesarini, sono temi e testimonianze che non tengono conto che l’Italia è lunga e varia anche il volto del Pd piuttosto cangiante. Se dunque le cronache campane e laziali hanno dovuto occuparsi di alcune tumultuose e improvvise esplosioni di militanza di massa, gli abitanti della piccola città molisana sull’Adriatico hanno letto della severità alla quale il sindaco ha dovuto fare i conti. Al dottor Greco è capitato, purtroppo, che nella commissione esaminatrice – presieduta, secondo i resoconti giornalistici, dalla signora Antonella Occhionero – figurassero ex assessori proprio da lui rimossi. Chiaramente sono stati subito guai. L’interrogazione (o interrogatorio, ma sono punti di vista) è iniziata subito a farsi dura. Le domande sono fioccate e quel foglio di adesione è stato lasciato in un cassetto. Prima rispondi e poi vediamo. Non si è capito se il sindaco abbia replicato, e come. Si è solo saputo che a un certo punto si è arreso: “Rinuncio all’iscrizione”. Però i toni evidentemente già concitati, hanno obbligato i carabinieri a bussare alla porta della sezione per limitare i danni e decretare concluso sia il confronto che la campagna di tesseramento.

(Antonello Caporale – Repubblica.it – 27 luglio 2009)

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