Berlinguer, la mostra all’ex Mattatoio di Roma

Al di là della collocazione ideologica, la mostra dedicata alla figura di Enrico Berlinguer per il centenario della nascita, ospitata negli spazi dei Padiglioni del Mattatoio di Roma a Testaccio, rende omaggio ad uno dei protagonisti della cosiddetta “Prima Repubblica” e immerge il visitatore in un’epoca resa così lontana dalla rapida trasformazione degli scenari politici e sociali nel nostro Paese negli ultimi decenni.

Enrico Berlinguer è stato indubbiamente uno dei protagonisti della storia politica del Novecento, avendo guidato dal 1972 al 1984, cioè in una fase cruciale, il Partito Comunista più forte di tutto l’Occidente. A metà degli anni Settanta ha persino sfiorato il primato politico, un’occasione unica a cui ha fatto seguito un calo irrefrenabile determinato anche da congiunture internazionali e la fine di una stagione di battaglie soprattutto sindacali e lavorative.

Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori, Berlinguer ha soprattutto fatta sua un’agenda di temi che restano attualissimi, per quanto abbandonati poi dalla sinistra, a cominciare da quelli morali, sociali, ambientali.

L’obiettivo della mostra, come dichiarano i curatori, è quello di “contribuire a ravvivare il lascito politico di Enrico Berlinguer ripercorrendone la biografia attraverso materiali originali audiovisivi, sonori, fotografici e documenti d’archivio”.

Il percorso espositivo si articola in cinque principali sezioni tematiche: Gli affetti, Il dirigente, Nella crisi italiana, La dimensione globale, Attualità e futuro.

Gli affetti. La sezione è dedicata alla rappresentazione della dimensione più emotiva, privata e familiare della vita di Berlinguer, oltre ai materiali d’archivio la sezione è arricchita da libri, fotografie e oggetti personali appartenenti alla quotidianità del leader messi a disposizione dalla famiglia.

Il dirigente. La seconda sezione ripercorre la storia del Berlinguer dirigente di partito ricostruendo tutto il suo percorso di militanza comunista dall’iscrizione alla sezione giovanile del Pci di Sassari nel 1943, fino alla sua elezione a Vicesegretario del Pci nel 1969.

Nella crisi italiana. Eletto Segretario del Pci nel 1972, Enrico Berlinguer guida il Pci nel pieno della crisi italiana, è questa terza sezione che ricostruisce il contesto nel quale opera il leader comunista, ripercorrendo i momenti più cruciali della sua biografia politica fino alla prematura scomparsa nel 1984, sullo sfondo di una profonda crisi della società.

La dimensione globale. La quarta sezione presenta la dimensione globale della leadership di Berlinguer. Qui vengono presentati gli aspetti più salienti della sua azione politica in relazione alla dimensione internazionale: le riflessioni sui fatti del Cile, la ridefinizione del rapporto con l’Unione Sovietica, l’eurocomunismo, i movimenti di liberazione del Vietnam, la ricucitura dei rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, per citarne solo alcuni.

Attualità e futuro. L’ultima sezione si interroga sul lascito politico di Berlinguer quale figura centrale del pantheon repubblicano, apprezzata e riconosciuta oltre i confini del proprio mondo e capace di richiamare l’attenzione su nodi e problemi globali divenuti sempre più pressanti negli ultimi decenni.

Accanto alle sezioni strettamente dedicate alla biografia politica del leader, altre tre sezioni tematiche approfondiscono elementi fondamentali del contesto storico politico degli anni in cui Berlinguer è alla guida del Pci.

Il mondo di Berlinguer: dove viene rappresentato e restituito il denso reticolo di relazioni internazionali di Berlinguer e il suo ruolo di leader globale; 

Violenza politica, stragi e terrorismo in Italia: dove viene ricostruita la lunga scia di attentati e azioni delittuose che dal 1969 al 1984 funestano la vita democratica del Paese;

Una stagione riformatrice: dove vengono presentate e riproposte le leggi per la cui approvazione il contributo del Pci è stato determinante: provvedimenti fondamentali per l’allargamento dei confini della cittadinanza democratica e per la costruzione del moderno Stato sociale.

Orari:
dal martedì al giovedì dalle ore 14,00 alle 20,00 (ultimo ingresso ore 19,00)
dal venerdì alla domenica dalle ore 11,00 alle 19,00 (ultimo ingresso ore 18,00)
lunedì chiuso.

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