Eolico, il Comune di Roma dice “no” ai pali nella città romana di Altilia



Eolico, il Comune di Roma dice “no” ai pali nella città romana di Altilia

ROMA – Grazie a consiglieri comunali di tutte i partiti politici e all’azione intrapresa dall’associazione dei Molisani di Roma, Forche Caudine, è stato presentato stasera al Consiglio Comunale di Roma un ordine del giorno a tutela dell’antica città romana di Saepinum – Altilia nella Valle del Tammaro in Molise. L’adozione unanime di tale atto da parte del Municipio di Roma incoraggia le 73 associazioni che si battono per scongiurare l’installazione di 5 mila torri eoliche in una regione che misua 4mila chilometri quadrati. Domani è previsto il pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato che potrebbe autorizzare l’installazione delle torri nelle prossimità di un area archeologica di valenza internazionale. L’auspicio è che la solidarietà ed il sostegno dell’amministrazione comunale di Roma eviti uno schiaffo alla storia millenaria dei popoli italici, del Sannio e dell’Antica Roma.
A poche ore dal pronunciamento del Consiglio di Stato, che salvo miracoli confermerà i pregressi orientamenti in favore della ditta e autorizzerà l’installazione di 16 torri eoliche alte 120 metri nelle prossimità della città romana di Sapinum-Altilia, il Consiglio comunale di Roma adotta un ordine del giorno presentato da esponenti di tutte le formazioni politiche che mira a salvaguardare la storia millenaria dell’Antica Roma, dei Popoli Italici e del Sannio.
Questa straordinaria sensibilità che vede in via eccezionale la massima assise della Capitale d’Italia schierarsi in favore del territorio molisano, incoraggia a proseguire una mobilitazione ardua, complessa e di difficile risoluzione, ma assolutamente indispensabile ad evitare l’insediamento di 5 mila torri eoliche in un territorio che misura 4mila chilometri quadrati.
Incoraggiano i comitati le prese di posizioni internazionali e nazionali di personalità della cultura e dell’arte che si indignano di fronte alla devastazione di aree archeologiche che sono patrimonio dell’umanità e appartengono alla memoria storica e all’identità di un’intera popolazione. Una moltitudine di persone che stanno presidiando Porta Tammaro nella città romana di Saepinum nella Valle del Tammaro e i cittadini che si battono per evitare che le loro case, le proprietà agricole e le attività turistiche avviate con grandi sacrifici possano venir compromesse dall’installazione delle torri eoliche.
“Domani saremo a Roma davanti al Consiglio di Stato per manifestare che la volontà popolare non collima con gli interessi dell’impresa realizzatrice dell’intervento, ma continueremo a batterci e a resistere anche in caso di soccombenza perché la nostra storia non è mercificabile, la nostra terra non è in vendita e il nostro patrimonio culturale intendiamo salvaguardarlo e valorizzarlo per consegnarlo alle future generazioni senza strappi, stravolgimenti o devastazioni – recita una nota del comitato organizzatore.
Ordine del Giorno
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA – Premesso che in Molise, nella Valle del Tammaro, in agro di Sepino (CB) nel Massiccio del Matese, insiste una delle aree archeologiche più importanti d’Italia con la straordinaria città romana di ALTILIA-SAEPINUM risalente al I Secolo A.C.;
– Considerato che i principali studiosi della materia ritengono questo sito culturale, una delle testimonianze storiche e architettoniche più significative del periodo imperiale di Roma con colonnati, porte d’ingresso, Foro, abitato, magazzino, terme e teatro;
– Tenuto conto che SAEPINUM-ALTILIA venne innalzata a Municipio Romano dopo la sconfitta dei Sanniti, ed ebbe un rilevante ruolo storico e militare per la sua collocazione strategica sul tratturo Pescasseroli – Candela;
– Acquisito che n. 73 Associazioni tra cui “Forche Caudine” dei molisani di Roma, si sono mobilitate in difesa di ALTILIA-SAEPINUM per evitare l’installazione di n. 16 torri eoliche alte più della Cupola di San Pietro che stravolgerebbero irrimediabilmente la Valle del Tammaro;
ESPRIME
Sostegno e solidarietà alle Associazioni culturali, ambientaliste, sindacati e professionali, mobilitate a tutela dell’area archeologica di ALTILIA-SAEPINUM;
IMPEGNA
L’Amministrazione Comunale ad adoperarsi, a tutela di un sito culturale considerato bene monumentale nazionale che rappresenta in termini emblematici la storia d’Italia, di Roma e del Sannio.
Roma lì 7 ottobre 2010

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